Sanremo: rissa da bar tra Morgan e Bugo, “pezzo di m***a, st****o”, e finisce in squalifica

Il commento sulla settimana di Festival all’alba della finale. GUARDA IL VIDEO con il direttore Pasquale Bartolomeo e Pietro Ranieri


ISERNIA. Ieri sera a Sanremo si è fatta la storia della televisione e della competizione canora, purtroppo non in senso positivo. Dopo una serata senza eccessivi exploit, all’improvviso, alle due di notte il palco dell’Ariston salta. È il turno dell’esibizione di Bugo e Morgan, con la loro ‘Sincero’. Ma qualcosa non va come dovrebbe. Bugo non scende subito le scale, e raggiunge il compagno dopo qualche secondo di troppo. Inizia il brano, con la prima strofa affidata a Morgan: e qui si consuma la tragedia. Il cantante cambia il testo e stravolge tutto: “Le brutte intenzioni, la maleducazione, la tua brutta figura di ieri sera, la tua ingratitudine, la tua arroganza, fai ciò che vuoi mettendo i piedi in testa”, “ma tu sai solo coltivare invidia”, “ringrazia il cielo se sei su questo palco, rispetta chi ti ci ha portato dentro, e questo sono io”. Apriti cielo. Bugo sbianca, afferra i fogli che Morgan aveva portato con sé, realizza, e abbandona il palco tra lo sconcerto dei presenti e di Amadeus. Inutili i tentativi di conciliazione: la scaletta prosegue con Rita Pavone e Michele Zarrillo, ma la gara termina con la squalifica di ‘Sincero’. Scene mai viste prima all’Ariston: cos’è successo davvero tra i due?

Come riportato da La Repubblica i rapporti iniziano a incrinarsi fin dall’inizio di questa edizione del Festival, con un’esibizione poco convincente del duo artistico. Gli umori sono già guastati quando si arriva all’oggetto della contesa: la serata delle cover, dove Morgan e Bugo avrebbero dovuto eseguire il brano di Sergio Endrigo ‘Canzone per te’, scelto dal primo. “Hanno litigato come cane e gatto per tutto il tempo delle prove – raccontano a Repubblica due testimoni diretti – Morgan voleva fare tutto, scrivere le partiture, dirigere l’orchestra, suonare il piano e cantare. Tutto. Bugo era perplesso. Ma alla fine non c’è stato verso e Morgan si è imposto”.