Pedofilia, Pasquini trasferito dalla Moldavia: sconterà il resto della pena in un carcere italiano

L’uomo abusava di minori svolgendo la sua attività di procuratore calcistico. Alcune accuse si riferiscono a quando era in servizio in una comunità di recupero di Miranda

ISERNIA. Arrestato ormai dieci anni fa in Moldavia, ottiene il trasferimento nel penitenziario di Teramo per scontare ancora cinque anni di reclusione per abusi sessuali su minori.
Si tratta del procuratore sportivo toscano Andrea Pasquini, già condannato in Italia in via definitiva a quattro anni di reclusione per violenza sessuale su minori e induzione alla prostituzione. L’uomo finì nella bufera giudiziaria quando era in servizio, nel 2007, come tesoriere nella casa famiglia ‘Valentino Mazzola’ di Miranda. Secondo le accuse, in quel periodo avrebbe abusato di sei minori, che tuttavia non si sono costituiti parte civile in giudizio. Il suo legale difensore, il noto avvocato isernino Franco Mastronardi, ha sempre creduto nell’innocenza del procuratore aretino, sostenendo anche la tesi del complotto, ordito da un personaggio dello sport isernino, operante da anni negli ambienti del calcio.

Dopo l’arresto ad opera della Squadra Mobile di Isernia, sempre nel 2007, l’uomo trascorse prima sei mesi in carcere, poi tre ai domiciliari, infine tornò in libertà. Durante l’incidente probatorio, due dei sei ragazzi che lo accusavano ritrattarono. Nel momento in cui sembrava che il quadro indiziario stesse subendo un ridimensionamento, giunse il ritrovamento nel computer dell’uomo di circa 35mila immagini pedo-pornografiche. Poi, nel novembre 2010, una ’svolta’ negativa. Pasquini venne nuovamente arrestato in Moldavia, dove si trovava per cercare nuovi giovani talenti calcistici da portare a Isernia. L’accusa, come detto: ancora abusi sessuali, sempre a danno di minori, quattro questa volta. Da allora è stato in carcere nella capitale Chisinau, per una condanna a ben 21 anni.

Nel tempo ha ottenuto una rimodulazione della pena. E, soprattutto, su richiesta del legale Mastronardi, l’ambasciata italiana ha ottenuto il trasferimento del detenuto sul suolo italiano.

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