Coronavirus, Toma riferisce in Consiglio: salgono a 98 le persone sotto sorveglianza in Molise

Ma fortunatamente non ci sono contagiati. L’informativa del governatore, che ha illustrato gli interventi adottati per impedire la diffusione del Covid-19 sul territorio regionale. Il dialogo continuo con il premier Conte, le ordinanze emanate negli ultimi giorni e il trattamento delle persone sotto sorveglianza nelle sue parole a Palazzo D’Aimmo

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CAMPOBASSO. Emergenza Coronavirus, in Molise la sorveglianza è totale ma lo stato di allerta non c’è. Lo ha detto il governatore Donato Toma, riferendo oggi pomeriggio in Consiglio regionale durante la riunione sul Parco nazionale del Matese, che doveva essere monotematica, ma che ha lasciato spazio alla sua informativa. Richiesta dai consiglieri e dovuta, alla luce dell’allarme generale sul Covid-19. Che in molti cittadini sta generando il panico. Da evitare, ha detto Toma, perché in regione non c’è nessun contagio.

“Siamo allertati 24 ore al giorno, pronti a fronteggiare qualsiasi evenienza e in contatto costante con il premier Giuseppe Conte – ha detto Toma – Ma la situazione resta sotto controllo, perché in Molise non c’è nessuna persona risultata infetta al Covid-19. Ci sono delle persone sotto sorveglianza, tra loro i 190 allievi agenti di Polizia arrivati a Campobasso da Piacenza, che stanno bene e sono in quarantena vigilata”.

A loro si aggiungono le persone sotto sorveglianza, due giorni fa il numero era di 55 unità, ora salito a 98, mentre sono 65 quelle in isolamento. Si tratta di persone tornate in Molise dalle zone rosse della Lombardia e del Veneto, censite attraverso i canali attivati negli ultimi giorni. Per loro è in vigore la quarantena sorvegliata a domicilio, con l’obbligo di comunicare al medico i sintomi sospetti: febbre, tosse, difficoltà respiratorie che non passano dopo tre giorni, come la coda influenzale ancora in atto. Numero che starebbe aumentando, con il rientro in Molise di altre persone provenienti dalle zone di cordone sanitario, tra studenti e insegnanti, nelle aree dove le scuole sono state chiuse.

Persone provenienti da Lombardia e Veneto, che hanno l’obbligo di comunicare il loro ritorno in regione, come prevede l’ordinanza che ha fatto discutere a livello nazionale. E che ha preceduto l’ultimo provvedimento, che uniforma le direttive in vigore nelle regioni dove il Coronavirus non si è manifestato. Come il Molise.

“La situazione è sotto controllo – ha aggiunto Toma – anche per i trasportatori della Unilever che arrivano da Casalpusterlengo, che stanno bene e che accedono allo stabilimento con le mascherine e con tutte le accortezze. Insomma, non ci sfugge nulla. Abbiamo avuto modo di testare la nostra rete dell’emergenza e abbiamo accertato che funziona – ha affermato il presidente della Regione – Se dovesse esserci qualche caso cambieremo le modalità operative della nostra Protezione civile, che intanto ha già avviato l’acquisto delle mascherine e delle tende, pronti a fronteggiare qualsiasi situazione. Perché siamo in emergenza – ha concluso – ma non in allerta”.

Carmen Sepede

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