Coronavirus, tutela dei lavoratori del settore turistico: interventi anche per le imprese molisane

Le parti sociali, al Mibact, hanno siglato stamane un avviso comune. L’annuncio da parte di Confcommercio

CAMPOBASSO. Interventi in favore delle imprese del settore turistico in forte perdita a causa dell’emergenza coronavirus, che ha comportato il calo di prenotazioni, talvolta anche drastico.
Le misure sono state decise stamane nel corso di un tavolo di confronto dalle parti sociali presso il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.

L’intesa, sottoscritta da Federalberghi e dalle altre organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori maggiormente rappresentative del settore, ha lo scopo di promuovere iniziative per la tutela di 300.000 imprese e 1,5 milioni di unità occupazionali, che producono ogni anno un valore aggiunto di 90 miliardi di euro, con più di 430 milioni di presenze turistiche ed oltre 48 miliardi di euro spesi in Italia dai turisti stranieri.

Un primo blocco di interventi interesserà anche il Molise – annuncia la Confcommercio – e riguarderà attività di diretta competenza delle parti sociali, come la stipula degli accordi che consentono l’accesso agli ammortizzatori sociali e l’attivazione di interventi di sostegno mediante la rete degli enti bilaterali.

Ulteriori misure, che richiedono l’intervento delle istituzioni, riguardano la necessità di garantire l’intervento del fondo integrazione salariale e della cassa integrazione in favore di tutte le aziende e tutti i dipendenti, concedere indennizzi per le imprese e i lavoratori autonomi del turismo che abbiano subito una significativa riduzione dell’attività, sospendere i vari termini, inclusi quelli inerenti al pagamento di tasse, contributi e mutui, realizzare una campagna straordinaria di promozione del sistema turistico e rilanciare l’immagine turistica dei territori.

“Salvaguardare le attività economiche e i posti di lavoro, in tutto il territorio nazionale – sostiene il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca – è una condizione imprescindibile per assicurare la sopravvivenza del sistema turistico italiano, in attesa che passi la bufera e si ripristinino condizioni di normalità.”

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