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Decoro urbano, arriva l’ordinanza: locali puliti, via le scritte sui muri. Sanzioni per chi non la rispetta

Entrerà in vigore a 60 giorni dalla pubblicazione, come ha chiarito il sindaco di Campobasso Roberto Gravina, nella conferenza stampa in cui si è appellato al senso civico dei cittadini. L’INTERVISTA DEL SINDACO


CAMPOBASSO. Garantire il decoro urbano, per rendere la città più gradevole e anche più sicura. Questo l’obiettivo dell’ordinanza firmata dal sindaco di Campobasso Roberto Gravina, che impone obblighi precisi per cittadini e proprietari di locali commerciali sfitti. Con sanzioni per chi non rispetta le nuove direttive, in vigore 60 giorni dopo la pubblicazione. Cosa prevede lo ha chiarito lo stesso primo cittadino, nella conferenza stampa che si è svolta oggi a Palazzo San Giorgio.

“Nel centro cittadino e più in generale in tutto il territorio comunale – le parole di Gravina – si manifestano situazioni di abbandono del patrimonio immobiliare privato, che oggettivamente danneggiano l’immagine del decoro e della stessa percezione della sicurezza urbana. Lo stato di fatiscenza di numerosi immobili a destinazione residenziale, commerciale, artigianale e di servizio di proprietà private ci ha portati a intervenire con questa ordinanza di prossima uscita”. GUARDA LA VIDEOINTERVISTA

 

L’ordinanza riguarda tutto il territorio cittadino, ma situazioni di degrado sono state riscontrate in pieno centro, dove sono numerosi i locali sfitti, da via Ferrari a via Cardarelli, da via Mazzini fino a corso Vittorio Emanuele.

“Vi sono immobili inutilizzati con spazi rientranti o protetti da serrande a maglia tubolare, in ferro tondo o microforate – ha chiarito il sindaco – dove l’intercapedine tra queste e la porta di ingresso, soglia o vetrina diventa ricettacolo di sporcizia e rifiuti vari, causando, oltretutto gravi problemi di sicurezza e di igiene pubblica e un forte degrado estetico, che si riflette altresì sull’immagine e la qualità di vita complessiva dei quartieri. Vi sono vetrine di attività, sporche e non oscurate in maniera decorosa, sulle quali sono affissi, sia sulla parte esterna che interna, manifesti, volantini, fogli di giornale, avvisi vari ormai datati e non più attuali”.

Da qui le misure pensate dall’amministrazione comunale, per recuperare sotto il profilo del decoro urbano fabbricati di competenza dei privati come quelli pubblici, ordinando ai soggetti proprietari, ai conduttori di immobili a qualsiasi destinazione urbanistica del Comune di Campobasso, di provvedere al rifacimento delle facciate degli edifici o delle parti deteriorate di essi e dei relativi balconi, il cui degrado arrechi pregiudizio all’incolumità delle persone per il rischio attuale di cedimenti di parti di esse.

Ma anche di sostituire gli infissi danneggiati nei luoghi di transito e sosta di pedoni e mezzi, di cancellare le scritte sui muri su strada pubblica, di garantire un’adeguata e sicura chiusura degli immobili inutilizzati, pulire le saracinesche e le soglie, togliere i rifiuti, coprire e tenere pulite le vetrine, liberandole da affissioni di manifesti, volantini e annunci anche se fatti da terzi con o senza fine di lucro, fatta eccezione per le eventuali comunicazioni di trasferimento dell’attività in altro luogo o dell’offerta in vendita o locazione dell’immobile o del fondo, che dovranno essere regolarmente autorizzati. Per arrivare a rimuovere le insegne di cessata attività entro 90 giorni.

“C’è bisogno dell’aiuto di tutti affinché la città possa tornare ad essere più bella e vivibile – ha sottolineato Gravina – Con questa ordinanza l’invito mio e dell’intera amministrazione è che tutti i campobassani collaborino come sanno fare, a cominciare dalle piccole cose, per far riacquistare un altro volto alla nostra città. Le ordinanze e le relative sanzioni – ha concluso – pur dimostrando un’attenzione mirata per certe situazioni di degrado urbano che vanno risanate e ricondotte alla normalità, senza la giusta condivisa sensibilità non possono bastare.”

C.S.

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