E’ quanto è emerso dall’autopsia effettuata sul corpo del paziente. La comunicazione da parte dell’Istituto Malattie Infettive di Roma


ROMA. È morto “prevalentemente” per un infarto l’89enne di Sesto Campano, risultato positivo al coronavirus mentre era ricoverato nella clinica riabilitativa San Raffaele di Cassino.

Questo quanto è emerso dall’autopsia effettuata sulla salma. A comunicarlo la direzione dell’istituto Nazionale di Malattie infettive Spallanzani di Roma: “Dall’esito del riscontro autoptico effettuato dal servizio di anatomia patologica dell’Istituto Spallanzani sull’uomo deceduto proveniente dalla RSA San Raffaele di Cassino – dichiarano e rilancia l’agenzia Ansa – emerge che il quadro clinico era ampiamente compromesso da cardiopatia ipertensiva, insufficienza cardiorespiratoria, ipertensione arteriosa, insufficienza renale cronica, cardiomiopatia ischemica e portatore di endoprotesi aortica per aneurisma aorta addominale. I motivi del decesso sono prevalentemente da attribuire all’infarto del miocardio”.

 

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