HomeSenza categoriaSi dimettono in sette, cade il Consiglio comunale di Agnone

Si dimettono in sette, cade il Consiglio comunale di Agnone

Sotto accusa “la prassi amministrativa e comunicativa mostrata dal sindaco” Marcovecchio: “A volte la politica dovrebbe saper fare un passo indietro”


AGNONE. Sette consiglieri comunali di Agnone hanno protocollato le loro dimissioni, determinando di fatto la caduta dell’amministrazione guidata dal sindaco Lorenzo Marcovecchio.

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“Consapevoli della delicatezza del momento – scrivono in una nota congiunta Daniele Saia, Catauro Giuseppina, Luciana Sabelli, Vincenzo Scarano, Linda Rosa Marcovecchio, Annalisa Melloni e Annalisa Cellilli – noi consiglieri dei gruppi politici Nuovo Sogno Agnonese, Agnone Identità e Futuro, Gruppo Misto, unitamente alla consigliera di maggioranza Annalisa Cellilli, abbiamo rassegnato le dimissioni dal nostro mandato elettorale di amministratori comunali che tutti stiamo vivendo su scala mondiale e consapevoli dell’incertezza della durata di questa fase che ci costringe, tutti, ad uno stile di vita guidato da direttive governative obbligatorie volte alla salvaguardia della salute pubblica, abbiamo deciso di dare fine all’agonia comunale locale che si protrae ormai da mesi.

Unanimi condanniamo la prassi amministrativa e comunicativa mostrata dal Sindaco Marcovecchio al quale non avremmo comunque espresso il voto di fiducia per l’approvazione del ‘bilancio’, da qui a qualche settimana. Non possiamo accettare oltre la mancata assegnazione delle deleghe, di cui gli assessorati sono vacanti dallo scorso mese di dicembre né la Sua assenza, visto che -all’indomani dell’esplosione dell’emergenza coronavirus – il sindaco è sparito ritenendo che il suo comunicato di mettersi volontariamente in quarantena diventasse un esempio eroico sufficiente a colmare la sua assenza nella fase dell’emergenza gestionale che il momento sta richiedendo, rimandando il tutto ad un lavoro sinergico tra gli amministratori che nessuno ha percepito a fronte di un senso di angoscia crescente.

Né possiamo più tollerare in questo momento un sindaco che tace e non sa informare la popolazione riguardo il proprio operato per la difesa del San Francesco Caracciolo. La nostra decisione intende anteporre al di sopra di tutto l’interesse e i bisogni di questa comunità che invoca un clima di ascolto, di informazione, di presenza e di tutela e, per queste ragioni, siamo convinti che un Commissario prefettizio potrà garantire in modo migliore tutto ciò. Auspichiamo consapevolmente che tutto questo consentirà alla Città di Agnone di vivere una fase transitoria di riflessione pacata per ricostruire le fondamenta per le prossime amministrative”.
“Prendo atto delle scelte fatte, ma ritengo che a volte la politica dovrebbe saper fare un passo indietro, specialmente in un momento come questo, con un’emergenza sanitaria di carattere mondiale – ha detto Lorenzo Marcovecchio -. Ora l’impegno di tutti noi, come cittadini, non deve venire meno, perché ci troviamo a fronteggiare una battaglia comune, contro questo nemico invisibile”.

Infine, Linda Marcovecchio e Daniele Saia decadono automaticamente anche dalla carica di consiglieri provinciali e a breve si dovrà procedere alla surroga.

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