Potrà tornare a casa, entro domani, il 38enne di Codogno positivo al Covid-19 e uscito venerdì scorso dalla Terapia Intensiva, ma suo padre è tra le vittime dell’epidemia. Nel frattempo, TgCom24 registra la testimonianza di un tecnico dell’ospedale di Cremona, sopravvissuto al Covid
L’ormai famigerato ‘paziente 1’, il 38enne di Codogno sta per tornare a casa. Entro domani – ha riferito l’assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera – sarà dimesso dall’ospedale San Matteo di Pavia, dove è stato ricoverato per un mese dopo la scoperta della positività al Coronavirus. Venerdì scorso è uscito dalla Terapia Intensiva, avviandosi così verso la guarigione.
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Anche la moglie, incinta di otto mesi e a sua volta contagiata, è potuta tornare a casa nei giorni scorsi. Mentre a non farcela è stato il padre del giovane. Questi è tra le 62 vittime dell’epidemia registrate nel paese di Castiglione d’Adda.
Sempre Gallera afferma che la Regione, già a partire da domani, lunedì, “si aspetta una riduzione dei contagi”.
In attesa di positivi riscontri, TgCom24 registra la testimonianza di un’altra guarigione: quella di Carlo Giussani, da 35 anni Tecnico radiologo dell’ospedale di Cremona. Questi, sopravvissuto al coronavirus, racconta una sconcertante realtà: “Da fine gennaio polmoniti anomale su troppi giovani”.
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