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Coronavirus, 96 contagi. Toma: sale il livello d’emergenza, pronto il coinvolgimento dei privati

Dopo il boom di contagi nella Casa alloggio per anziani di Cercemaggiore. I nuovi casi sono 9: 2 a Filignano, parenti del neurochirugo già in Terapia intensiva, e 7 in provincia di Campobasso. Il governatore: tamponi ‘allargati’ anche al personale sanitario indirettamente entrato in contatto con pazienti Covid


CAMPOBASSO. Il Covid-19 accelera la sua avanzata in Molise. Positivo l’esito di 9 tamponi appena processati nella mattinata di oggi, giovedì 26 marzo, di cui 7 relativi alla provincia di Campobasso e 2 a Filignano, come confermato anche dal sindaco Federica Cocozza. Si tratterebbe, in tal caso, di due familiari del neurochirrugo già ricoverato nei giorni scorsi in Terapia intensiva.

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Aumenta dunque a 96 il numero di contagiati in regione, già saliti ieri sera a 87, dopo che sono risultati infetti dal Coronavirus 13 anziani della casa alloggio di Cercemaggiore e 3 operatori sanitari della struttura, attualmente in sofferenza con due soli addetti costretti a espletare tutti i turni necessari per assistere gli ospiti.

Attesa intanto per la decisione del governatore Donato Toma, che potrebbe dichiarare zona rossa anche il Comune di Cercemaggiore, dopo quelli di Montenero di Bisaccia, Riccia e Venafro-Pozzilli. Governatore che in mattinata è stato in riunione in videoconferenza, in vista di provvedimenti attesi per la giornata di oggi. In diretta a Teleregione, alle 14, il presidente ha ammesso come il livello dell’emergenza sia salito alla cosiddetta quarta fase. Motivo per il quale, in giornata, dovrebbe essere sottoscritto anche dai commissari Giustini e Grossi l’accordo tra Regione e strutture ospedaliere private accreditate che vedrà, ha detto Toma, “il coinvolgimento anche dei privati cosiddetti minori per utilizzare i loro medici, oltre che loro strutture“.

Da quanto trapela in attesa della conferma ufficiale, in caso di bisogno i malati che necessiteranno di Terapia Intensiva potranno essere ricoverati al Neuromed, al Gemelli o altrove (ad esempio la Gea Medica di Isernia), privati che dovranno garantire una riserva di posti letto.

Da parte del governatore, infine, la notizia che i tamponi saranno ‘allargati’ anche al personale sanitario che è venuto a contatto indirettamente con i pazienti Covid-19 senza tutte le protezioni necessarie.

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