L’emendamento del portavoce molisano del Movimento Cinque Stelle al Decreto Cura Italia. Il componente della Commissione Difesa ‘lavora’ anche per l’arruolamento di ulteriore personale sanitario militare: almeno 400 figure per contrastare l’avanzata dell’epidemia
CAMPOBASSO/ROMA. L’interesse nazionale prima di tutto. A partire da questo presupposto il senatore del Movimento Cinque Stelle Fabrizio Ortis annuncia di lavorare ad una proposta, da inserire del decreto Cura Italia, che oltre alla facoltà, già prevista, di requisire le strutture sanitarie private convenzionate per fronteggiare l’emergenza sanitaria, aggiunga di non prevedere alcun indennizzo per le medesime.
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L’obiettivo è “mettere a disposizione del nostro Paese – afferma il pentastellato – tutte le strutture ricadenti nel territorio nazionale indispensabili a combattere il diffondersi del Covid-19. L’interesse nazionale deve andare oltre gli interessi degli imprenditori: ci auguriamo che non sia mai necessario, ma dobbiamo essere pronti a ogni evenienza”.
Ma non è tutto. Sempre al fine di combattere l’epidemia da coronavirus, il senatore Ortis comunica di essere al lavoro, in qualità di capogruppo di Commissione, per inserire ancora nel Decreto Cura Italia la possibilità di ampliare il previsto arruolamento straordinario di personale sanitario militare con ferma volontaria per un anno. “Si tratta di 400 figure – spiega il Portavoce molisano del Movimento e componente della Commissione Difesa a Palazzo Madama – che entreranno, a domanda e per titoli, in servizio temporaneo nelle Forze Armate con l’obiettivo di contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid-19: nello specifico, 120 ufficiali medici con il grado di tenente, arruolati nell’Esercito italiano; 200 sottufficiali infermieri con il grado di maresciallo, arruolati sempre nell’Esercito; 30 ufficiali medici con il grado di sottotenente di vascello, arruolati nella Marina Militare; infine, 50 sottoufficiali infermieri con il grado di maresciallo, arruolati anch’essi nella Marina”.
Ortis ricorda, in proposito, come in questi giorni il ministro della Difesa Guerini abbia lanciato il bando per l’assunzione temporanea per un anno di medici e infermieri militari e in pochi giorni siano già arrivate 7.500 domande. “Un segnale chiaro – conclude – di come il settore della Difesa sia capace di riconvertirsi in relazione alle esigenze emergenziali del Paese”.
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