HomeSenza categoriaCoronavirus, in ginocchio anche il settore dell’intrattenimento: eventi ‘saltati’ e futuro incerto

Coronavirus, in ginocchio anche il settore dell’intrattenimento: eventi ‘saltati’ e futuro incerto

Un comparto intorno al quale gravitano una serie di attività e che coinvolge anche la sfera emotiva dei cittadini. Lenta la ripresa secondo gli addetti ai lavori


CAMPOBASSO/ISERNIA. L’emergenza coronavirus rischia di mettere in ginocchio il Paese non solo da un punto di vista sanitario ma anche economico. Tra i settori produttivi con forti ricadute c’è quello dell’intrattenimento. Per il quale anche l’eventuale ripartenza si presenta molto in salita.

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Bene lo sanno gli operatori del comparto che evidenziano come, anche quando il livello di contagi sarà diminuito e dunque verranno attenuate le misure di sicurezza, si continuerà a mantenere alcuni criteri di protezione, come quello del distanziamento sociale.
È prevedibile che per molti mesi ancora verranno evitati assembramenti e momenti di aggregazione di massa. Pertanto, feste ed eventi, se non subiranno la cancellazione, saranno sicuramente rinviati, ad un futuro non proprio prossimo.

Tra questi avvenimenti figurano i matrimoni, la cui macchina organizzativa include oltre alla funzione religiosa, ove prevista, i settori della ristorazione e della pasticceria, l’impegno di wedding planner, fiorai, fotografi, musicisti, animatori. Un piccolo esercito fermo, o quasi.
Molti matrimoni, in questa particolare contingenza, – spiegano alcuni addetti al comparto raggiunti da isNews – inizialmente previsti in primavera, sono stati spostati a fine estate, venendo magari programmati anche in giorni feriali pur di essere celebrati con tutti i crismi e i servizi desiderati. Anche se con meno invitati. Altri sono slittati finanche al prossimo anno.

Tuttavia, gli operatori del settore da tale contingenza storica si attendono un cambio di vedute, se non radicale comunque a lungo termine. “Il concetto di intrattenimento – afferma un animatore e dj isernino – secondo il mio modesto parere subirà un cambiamento e si concepirà un novo modello di divertimento. Noi che lavoriamo nel campo dovremmo adattarci alle nuove esigenze, magari anche con iniziative di sostegno agli stessi locali pubblici e del divertimento per i quali la ripresa sarà lenta”.

Ma in fondo al tunnel c’è la luce: “Bisogna restare estremamente positivi e sperare che la ripresa delle attività, anche se graduale, ci porterà pian piano a riacquistare le nostre sicurezze”.

 

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