La triste processione delle ambulanze: malati Covid da Agnone a Venafro

In corso tra stasera e domani il trasferimento di 17 pazienti monosintomatici, di cui 4 anche da Larino. Toma: assunto personale ad hoc. GUARDA IL VIDEO

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VENAFRO. Sono 17 gli anziani positivi al Covid-19 che saranno trasferiti in queste ore al Santissimo Rosario di Venafro.

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Si tratta di 13 persone provenienti dalla casa di cura ‘Tavola Osca’ di Agnone, a quanto pare paucasintomatici, mentre altri 4 della casa si riposo di Cercemaggiore che erano stati portati in isolamento al Vietri di Larino ieri, dove poi si erano positivizzati al virus, saranno trasferiti entro domattina. Altri 2, infine, sono stati dirottati nel pomeriggio al Cardarelli, sempre provenienti dall’ospedale frentano.

Come riferito dal presidente della Regione Donato Toma, il trasferimento è stato attrezzato in tempi rapidissimi grazie alla Protezione Civile nazionale, che ha fornito ben 10 ambulanze per trasportare gli anziani pazienti di Agnone a Venafro, e alla Croce Rossa. Era stato anche il commissario prefettizio Giuseppina Ferri, del resto, a sollecitare le autorità per trovare una sistemazione più idonea agli ospiti della casa di riposo agnonese, divenuta un nuovo cluster del virus da sabato scorso. Ha fatto un certo effetto vedere i mezzi uscire in fila, di notte, ognuno con un malato a bordo accompagnato da operatori con indosso tute protettive bianche, lasciare la struttura per anziani e dirigersi verso il Santissimo Rosario. Una struttura che, anche per effetto dell’odierna decisione del Consiglio regionale, sarà destinata a ospitare malati Covid mono o pauca sintomatici.

IN EVIDENZA, IL VIDEO

La Regione Molise intanto, proprio oggi, ha contrattualizzato una quarantina di infermieri e operatori socio-sanitari, alcuni dei quali saranno inviati al Santissimo Rosario come personale dedicato Covid.

Intanto, il commissario ad acta Angelo Giustini, come dichiarato ancora dal governatore, avrebbe finalmente firmato stasera le convenzioni con i privati accreditati che saranno così pronti a fare la propria parte, in caso di aumento dell’emergenza, nel fornire posti letto alla sanità regionale.

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