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Campobasso, pistole alla polizia locale: l’Unione degli studenti dice ‘no’ e chiede al Comune concertazione

Il sindacato chiede a Gravina di ritirare il provvedimento e ‘apre’ al confronto per la progettazione di iniziative volte al contrasto delle dipendenze nei giovani


CAMPOBASSO. Pistole Beretta per gli agenti della municipale che stanziano dinanzi alle scuole cittadine: l’Unione degli studenti di Campobasso dice ‘no’ e chiede al sindaco Roberto Gravina di ritirare il provvedimento e di consultare, di contro, proprio gli studenti per la “progettazione di vere iniziative per il contrasto alle dipendenze e per scuole sicure”.

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“Campobasso – scrive l’Uds in una nota – è il 32° capoluogo di provincia più sicuro d’Italia mentre è 85° per cultura e istruzione (fonte IlSole24Ore). E’ palese quindi che il provvedimento del comune di Campobasso, atto a comprare con fondi del decreto Scuole Sicure 15 pistole Beretta, sia tanto inutile quanto dannoso”.

“I fondi – ancora l’Unione – dovevano essere destinati al contrasto al consumo di droga tra gli studenti. Un fenomeno simile può e dev’essere combattuto con investimenti sui diritti (studio, lavoro, sanità, futuro) per creare concorrenza al disagio e al malessere che causa il problema alla radice.

La tossicodipendenza in età giovanile non si combatte con la repressione, i controlli nelle scuole non fanno altro che spostare lo spaccio dalle scuole alle strade e la prevenzione del consumo non può identificarsi con l’acquisto di armi.

In un posto come Campobasso, in cui l’alternativa alle droghe non esiste o è riservata ai pochi che possono permetterselo, – ancora la nota – c’è bisogno di ripensare gli spazi sociali che i giovani vivono, rendendo loro stessi protagonisti della città e i soggetti centrali all’interno di essa.

Il sindacato studentesco Unione degli studenti Campobasso – conclude l’Uds – chiede al sindaco Roberto Gravina di ritirare questo provvedimento e consultare gli studenti nella progettazione di vere iniziative per il contrasto alle dipendenze e per la sicurezza nelle scuole”.

 

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