Coronavirus: dopo il referendum slittano anche le elezioni amministrative. Il governo pensa al voto in autunno

Dopo il referendum sul taglio dei parlamentari  slittano anche le elezioni amministrative inizialmente previste a Maggio. Lo ha stabilito il consiglio dei ministri. Per le nuove date il governo valuta una finestra ‘larga’ tra luglio e novembre. Sono sette le regioni chiamate alle urne e mille i comuni coinvolti


Il consiglio dei ministri ha deciso il rinvio delle elezioni amministrative a causa dell’emergenza sanitaria in corso. La questione, come riporta il Fatto Quotidiano, è stata una delle prime ad essere affrontate nella riunione di oggi: nel testo del decreto è attesa la definizione delle finestre entro le quali ciascuna regione chiamata al voto potrà indire le elezioni. 

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La finestra elettorale andrà dalla metà del mese di settembre al mese di dicembre. Per le regioni chiamate a rinnovare le proprie giunte e i propri consigli regionali non sarà possibile, quindi, andare al voto a luglio come prevedeva una delle ipotesi in campo, fortemente auspicata da alcuni governatori. Il testo sarebbe stato modificato in Cdm proprio per quanto riguarda le regionali: prevista una finestra che a da settembre a fine ottobre.
Inizialmente la tornata elettorale era prevista per metà maggio: sette regioni erano chiamate alle urne – Veneto, Liguria, Campania, Toscana, Marche, Puglia e Valle D’Aosta – che ora dovranno riorganizzarsi per l’autunno. Gli organi resteranno perciò in carica per un determinato periodo di tempo. Ci sono anche oltre mille comuni interessati dal rinvio delle elezioni che potrebbero tenersi tra il 15 settembre e il 15 dicembre.

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