Liberazione e Primo maggio, a Isernia negozi chiusi e cimiteri aperti

Incontro a Palazzo San Francesco
La sede del Comune di Isernia

La proposta di Giovancarmine Mancini, Raimondo Fabrizio e Gianni Fantozzi: “Garantire ai lavoratori un più che meritato riposo”. Il tutto nel rispetto della normativa in materia di contenimento. Ma il sindaco, insieme ai sindacati, era al lavoro da una settimana. Per le strutture dedicate ai defunti l’assessore Dall’Olio spiega: “Non volevamo chiudere, ma abbiamo dovuto farlo nel rispetto della circolare dell’8 aprile”


ISERNIA. I consiglieri comunali di Isernia Giovancarmine Mancini, Raimondo Fabrizio e Gianni Fantozzi, stamani, durante la riunione capigruppo tenutasi in video conferenza, hanno chiesto al sindaco di disporre la chiusura, “oltre che nella giornata del Primo maggio, festa dei lavoratori, come riteniamo logico e doveroso, anche in quella del 25 aprile”, di tutti gli esercizi commerciali, attività di vendita al dettaglio alimentare e non alimentare. Questo al fine di garantire ai lavoratori di questo settore “un più che meritato riposo dopo il lavoro immane al quale sono stati sottoposti soprattutto in questo particolare e triste periodo”.

Il sindaco di Isernia, Giacomo d’Apollonio, dopo alcuni contatti avuti già durante la scorsa settimana con i sindacati di categoria circa l’eventuale chiusura, ha dichiarato a tal proposito di stare valutando la possibilità di emettere un’apposita ordinanza che accolga le richieste dei lavoratori i quali, “con senso di servizio e rischio personale”, sono rimasti attivi nei punti vendita fin dall’inizio della pandemia. L’ordinanza, oltre che rispondere a ragioni legate all’importanza che rivestono le feste della Liberazione e del lavoro per tutti gli italiani, sarebbe essenzialmente finalizzata a scongiurare assembramenti da parte di coloro che tendono a cogliere qualsivoglia occasione per uscire di casa, specie in occasione di ricorrenze festive.

I consiglieri hanno altresì richiesto l’apertura dei cimiteri comunali, in assoluto rispetto delle misure previste dalla normativa in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.Ma qui, come chiarito dall’assessore al ramo, Linda Dall’Olio, l’amministrazione non aveva alcuna intenzione di chiuderli: prima della circolare ministeriale dell’8 aprile scorso, infatti, era stato semplicemente regolamentato l’orario e gli accessi ma poi, nel rispetto della disposizione nazionale, si è dovuto optare per la chiusura al pubblico.

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