Il voto nella notte, dopo una lunga seduta che ha visto anche l’approvazione della Legge di stabilità e la modifica della legge elettorale, con l’eliminazione della figura dei consiglieri in surroga degli assessori. Intanto c’è attesa per le decisioni del governatore Donato Toma, che ieri ha annunciato che avrebbe ricomposto la Giunta in tempi rapidissimi
CAMPOBASSO. Il Consiglio regionale del Molise ha approvato, a maggioranza, con 12 voti positivi e 8 contrari, quelli dei consiglieri di opposizione, il Bilancio di previsione pluriennale 2020/2022.
Il voto, la scorsa notte, al termine di una lunga seduta, nella quale è stata approvata anche la Legge di stabilità 2020 e la modifica alla legge elettorale, con l’abolizione dei consiglieri in surroga degli assessori, che di fatto taglia 4 poltrone: quelle occupate da Paola Matteo, Nico Romagnuolo, Massimiliano Scarabeo e Antonio Tedeschi. Che restano fuori da Palazzo D’Aimmo, in attesa che il Tar Molise si pronunci nel merito.
Intanto c’è attesa per le decisioni del governatore Donato Toma, che durante il dibattito ha annunciato che avrebbe ricomposto in tempi rapidissimi la Giunta, attualmente costituita dal solo Maurizio Tiberio, dopo le dimissioni e i decreti di revoca per Vincenzo Cotugno, Nicola Cavaliere, Vincenzo Niro, Roberto Di Baggio e dell’esterno Luigi Mazzuto.
Il quadro generale del documento di previsione pluriennale evidenzia che per l‘esercizio finanziario 2020 sono previste entrate di competenze per 2 miliardi e 50 milioni di euro, come le uscite. Cifra che scende a 1 miliardo e 799 milioni di euro per il 2021 e a 1 miliardo e 691 milioni di euro per il 2022. Le spese autorizzate per il finanziamento della spesa sanitaria regionale, per l’anno 2020, ammontano a 707 milioni di euro.
Tra le misure previste dal bilancio uno stanziamento di 3 milioni e 500mila euro per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, con interventi per lavoratori, famiglie e imprese.
Al termine del dibattito il giudizio negativo del M5s sulla legge di stabilità, definita “insufficiente nei contenuti e nel metodo utilizzato”.
“La manovra finanziaria approvata dal centrodestra – hanno rimarcato i consiglieri pentastellati – sembra un’accozzaglia di piccole proposte mirate più che altro ad accontentare il consigliere di turno. Restano intatti tanti problemi: immutata la confusione su Società partecipate ed enti strumentali, intatte le Comunità montane nonostante le solite promesse di riforma futura, intatti i problemi cronici del trasporto pubblico”.
Quindi la questione dei costi della politica. “Toma e la maggioranza hanno bocciato il nostro emendamento per destinare al fondo per l’emergenza economica legata al Covid-19 parte degli stipendi di tutti i componenti di Giunta e Consiglio. Stessa cosa avevamo chiesto per dirigenti, componenti dei Cda e percettori di vitalizio”.
Da qui il giudizio sull’abolizione della surroga.” Non è segnale di cambiamento sul tema dei costi della politica, ma il modo utilizzato dal governatore per estromettere chi non è allineato al suo pensiero. Ad ogni modo – hanno concluso i Cinque stelle – farà risparmiare circa 800mila euro annui ed è ciò che conta. Soldi, tra l’altro, che Toma si è impegnato a girare anche in parte al fondo di sostegno ai molisani che soffrono di malattie rare o che devono sottoporsi a trapianto: fondo che al momento sarebbe pari a zero”.
C.S.
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