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Coronavirus, Gemelli Molise attiva il Fis. Ma il Cobas insorge: inaccettabile, la Regione intervenga

Dopo la decisione della struttura sanitaria, chiamata a supportare il Cardarelli nell’emergenza Covid-19, di far ricorso alla cassa integrazione della sanità privata. Provvedimento sul personale a rotazione


CAMPOBASSO. Coronavirus, Gemelli Molise attiva il Fis, il Fondo di integrazione salariale che rappresenta la cassa integrazione della sanità privata. Il Cobas pubblico impiego però insorge e chiede alla Regione di intervenire subito e bloccare il provvedimento.

“Operazione puramente speculativa – la definisce il sindacato – ai danni dei lavoratori, dei contribuenti e della popolazione molisana, soprattutto se si pensa che il Gemelli Molise ha attrezzato un reparto Covid, con reclutamento di infermieri, tecnici e operatori, sottraendoli alla gestione di patologie non Covid. A circa due mesi dal blocco quasi totale delle prestazioni sanitarie, quali screening oncologici e attività ambulatoriali ordinarie andrebbe rafforzato il personale della struttura, per supportare ed evadere le prestazioni sanitarie passate in secondo piano rispetto all’emergenza. Pertanto sarebbe auspicabile regolarizzare tutti gli operatori a partita Iva o con incarichi utilizzati nell’organico rientrando anche in turnazioni”.

Attualmente, aggiunge il Cobas, è in atto presso la Gemelli Molise, la riprogrammazione delle prestazioni sanitarie, oltre al carico di eventuali trasferimenti di pazienti dal ‘Cardarelli’.

“Tutto ciò appare in netto contrasto con la richiesta di Fis – aggiunge ancora il sindacato – che vede il depauperamento delle forze lavoro e la differenza in lavoratori essenziali, in cassa ed esterni. L’aberrazione sta solo nell’intento quasi esclusivo, di fare cassa, pur continuando a percepire il budget dal servizio sanitario regionale e facendo pagare gli ammortizzatori sociali all’Inps e danneggiare economicamente gli operatori e i professionisti a cui l’intera comunità sta affidando il futuro”.

“Profili talmente indispensabili che in Italia sono stati chiamati dalla Cina, da Cuba e dall’Albania – conclude il Cobas – e che nella nostra regione ci si permette di mandare a casa, tagliando loro il 20% dello stipendio, le indennità di turno e di presenza che incideranno anche sul premio che lo Stato ha destinato a chi resta in servizio, stipendio fermo da oltre 10 anni, non è accettabile. L’esatto opposto di quel riconoscimento che spetterebbe a chi sta sacrificando la vita per salvare le persone e la comunità”.

Al duro attacco del sindacato ha fatto seguito il chiarimento di Gemelli Molise sull’attivazione del Fis. “L’impatto sarà estremamente contenuto: si tratterà solo di una settimana a rotazione per ciascun dipendente interessato dal provvedimento, per un totale massimo di 90 unità, ma che al momento è di 50 su circa 400 dipendenti. Oltre al sussidio Inps, l’ospedale integrerà con un’ulteriore 20% e riconoscerà ai lavoratori assegni per nucleo familiare, maturazione Tfr, ferie e contributi. Gemelli Molise, inoltre, anticiperà la quota dell’Inps per garantire continuità nel flusso del reddito del personale”.

Quindi il chiarimento sul perché dell’adozione dello strumento messo a disposizione dal governo. “L’obiettivo è stato quello di contemperare l’esigenza di contenimento del contagio con la tutela dei lavoratori, avendo attenzione alla salute economica e finanziaria dell’azienda, in un momento così critico. Lo strumento è stato attivato anche in altre strutture sanitarie, in accordo con le organizzazioni ni sindacali. In modalità unica la società aveva prima avviato un’indagine conoscitiva tra il personale ed aveva raccolto una buona percentuale di gradimento per l’utilizzo dello strumento. Com’è noto, l’emergenza in atto ha ‘messo in ginocchio’ l’economia dell’intero Paese: al momento in Italia 6,7 milioni di lavoratori sono in cassa integrazione o in Fis”.

“Questa azione – ha concluso Gemelli Molise – si è resa necessaria in seguito ad una forte riduzione delle attività, avendo già applicato gli altri strumenti previsti dalla misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza Coronavirus, quali smart working, congedi Covid, smaltimento ferie arretrate Gemelli Molise ha attivato il Fis, solo dopo la scadenza dell’accordo con la Regione Molise per supportare gli altri ospedali nell’accoglienza dei pazienti Covid (che faceva riferimento solo ai mesi di marzo ed aprile)”.

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Carmen

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