HomeSenza categoriaControllo dell’epidemia e riorganizzazione della sanità sul territorio: le proposte anti-Covid del...

Controllo dell’epidemia e riorganizzazione della sanità sul territorio: le proposte anti-Covid del Comitato Pro-Cardarelli

La missiva indirizzata agli organi preposti per fornire un contributo in ordine all’attuazione delle misure sanitarie nella ‘fase 2’ dell’emergenza


CAMPOBASSO. La sanità regionale si riorganizza per far fronte alla ‘fase 2’ dell’emergenza coronavirus. E scende così in campo anche il Comitato Pro Cardarelli, da sempre impegnato nella difesa della sanità pubblica, il quale con una missiva agli organi preposti fornisce alcune indicazioni per procedere al riassetto dell’offerta sanitaria sul territorio, a partire dall’esistente e in considerazione di due fattori: il controllo e la sorveglianza della pandemia con strumenti adeguati; l’attualizzazione dei processi di erogazione delle prestazioni sanitarie soprattutto ospedaliere.

“Per il punto 1, – scrive il Comitato – pensiamo che, al momento, gli strumenti tecnologici (tipo app disegnate ad hoc) siano ancora lontani dall’essere applicabili sull’intero territorio nazionale, mentre ci sono realtà regionali che si sono già distinte per una buona gestione della sorveglianza utilizzando piattaforme già disponibili o pensate per le specifiche realtà territoriali e dalle quali possiamo trarre spunto per indirizzare correttamente anche la nostra regione. Per esempio, sui mezzi di informazione in questi giorni è stato particolarmente sottolineato il potenziale di una piattaforma messa a punta dalla ditta Engineering, chiamata DIGITAL ENABLER, in grado di monitorare la diffusione del virus, di fornire in tempo reale dati sulla popolazione infetta, individuare i probabili esposti nell’ambito dei cluster a rischio ed è in grado di ricostruire i cluster di possibili contagiati con la possibilità di utilizzo di app mobili. Tale piattaforma è già utilizzata in alcune realtà regionali come il Veneto, che si è distinta per una razionale approccio alla problematica pandemica riuscendo ad ottenere un sostanziale controllo della diffusione dell’infezione in un cointesto iniziale di particolare gravità. Inoltre, l’azienda che ha elaborato tale piattaforma è già da tempo partner dell’Asrem poiché gestisce gli applicativi per lo screening delle neoplasie e gli archivi regionali dell’anatomia patologica, che potrebbero costituire un ottimo punto di partenza per l’implementazione di tale piattaforma.  In questo contesto epidemiologico diventa indispensabile mettere in sicurezza l’intera architettura della sanità regionale, sia tutelando i pazienti che accedono alle strutture, sia il personale sanitario che in queste condizioni critiche hanno già operato e continueranno a farlo in futuro”.

“In merito al punto 2, – prosegue la missiva – riteniamo che lo scenario epidemiologico in atto renda necessaria la totale riorganizzazione   delle modalità di erogazione delle prestazioni sanitarie, sia sul versante dei ricoveri ospedalieri che dell’attività ambulatoriale. La necessità di riavviare l’intero sistema di attività cliniche sospese non solo obbliga all’adozione di sistemi di protezione e prevenzione, ma anche alla definizione di linee guida regionali che possano essere di indirizzo per tutti, operatori e utenti, tali da orientare e integrare scelte e comportamenti da parte delle varie strutture pubbliche e private. A tale scopo, è opportuno ripensare ai sistemi di prenotazioni,  ai modelli di accesso alle strutture e soprattutto, lì dove non siano stati creati spazi indipendenti quali sono gli ospedali dedicati (ospedali Covid), occorre costruire percorsi nettamente separati e ben distinti fra aree sospette/certe per COVID e aree libere, adottando misure certe di protezione e prevenzione dei singoli soggetti (pazienti e operatori), rivedendo la logistica e le caratteristiche organizzative di ogni struttura (pubblica o convenzionata) operando sui percorsi, i contesti e gli scenari operativi.

Tali misure devono necessariamente comprendere anche un’adeguata formazione di tutto il personale coinvolto, tramite corsi FAD o online, con modalità di fruizione e riconoscimento dell’impegno orario che ogni Azienda sanitaria stabilirà in proprio.

In linea di principio, gli ambiti da considerare nella definizione di queste misure per garantire le prestazioni sanitarie ed amministrative appropriate sono: l’accesso alle strutture sanitarie  previa prenotazione; le modalità di accesso delle persone alla struttura sanitaria, a seconda della tipologia di prestazione da effettuare e del soggetto fruitore; la definizione di percorsi idonei, atti a disciplinare  i flussi di persone, in modo da ridurre la possibilità di contatto tra negativi e infetti; le misure precauzionali di prevenzione e di protezione dei diversi soggetti; le caratteristiche logistiche ed organizzative di ogni singola struttura, affinché  le misure di prevenzione e protezione  si adeguino ai singoli contesti operativi; la definizione delle misure igieniche di prevenzione negli ambienti”.  

 

Iscriviti al nostro gruppo Facebook ufficiale

isNews è anche su Telegram: clicca qui per iscriverti

Per ricevere le nostre notizie su Whatsapp, invia ISCRIVIMI al numero 3288234063 e salvalo in rubrica!

                                           

Più letti

Venafro, tutto pronto per la Passione Vivente

Presentata da Fondazione Mario Lepore e Parco Regionale dell’Olivo, si terrà sabato 30 e domenica 31 marzo VENAFRO. La Passione di Gesù a Venafro si...
spot_img
spot_img
spot_img