L’allarme di Mancini: tamponi anche sui rom di Isernia. E il funerale diventa caso nazionale

Il vicepresidente del Consiglio comunale di palazzo San Francesco teme contatti tra la comunità pentra e quella di Campobasso colpita dal Covid. Intanto tutti gli organi di stampa della Penisola si interessano alla vicenda


ISERNIA. Invoca tamponi sui rom di Isernia il consigliere comunale Giovancarmine Mancini, dopo il boom di contagi verificatosi nella comunità di Campobasso in seguito ad un rito funebre avvenuto il 30 aprile scorso, in pieno lockdown.
Lo fa dai social e con la stampa, sostenendo di avere “notizie preoccupanti” circa possibili contatti tra i rom del capoluogo di regione e quelli pentri, anche familiari della persona deceduta.
Senza lesinare stoccate all’amministrazione e premettendo di non voler creare allarmismi, Mancini lancia un appello all’Asrem per l’effettuazione di esami, con priorità a coloro che “possano presentare sintomatologia”.

E mentre il consigliere isernino si attiva, il caso continua a dilagare in cronaca nazionale: dopo Open e Il Giornale, ad affrontare il ‘caso Molise’ anche il Corriere della Sera, La Repubblica, Il Mattino, Leggo, Affari Italiani e l’elenco è ancora lungo. Da regione quasi Covid-free, il Molise è diventato territorio a rischio, proprio quando sembrava ci si stesse liberando dal virus.

 

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