Anatocismo, rimborsato imprenditore di Campobasso: banca chiamata a restituire 140mila euro

Ad assisterlo gli avvocati dell’Adusbef Carmine e Antonio de Benedittis. Chi può richiedere di riavere indietro gli interessi

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CAMPOBASSO. Il Tribunale di Campobasso, con sentenza del 13 Maggio, ha condannato la banca Unicredit a restituire 140mila euro a un noto imprenditore di Campobasso, assistito dagli avvocati Adusbef Carmine e Antonio de Benedittis, dichiarando nulla la clausola anatocistica degli interessi pagati sul conto corrente.

L’imprenditore si è rivolto all’Adusbef, in quanto titolare di un conto corrente aperto nel 1991 presso la filiale di Campobasso della ex Banca di Roma, attualmente Unicredit, per verificare le condizioni giuridiche e contabili da intraprendere contro la banca, attraverso una perizia di parte.

Il giudice ha recepito la contestazione e ha disposto il conteggio delle somme da restituire al titolare del conto corrente, pari a 140mila euro, come richiesto dai legali.

Com’è noto, la pratica anatocistica adottata dalle banche, specialmente nei conti correnti che beneficiano dell’affidamento di una somma di denaro, è stata oramai dichiarata nulla, sia dalla Giurisprudenza, sia dalla legge.

Quindi, chiunque sia titolare di un conto corrente, la cui apertura risalga al periodo precedente al 22 aprile 2000, può sicuramente agire in giudizio per recuperare buona parte degli interessi pagati illegittimamente all’istituto di credito, purché non abbia chiuso il proprio conto corrente da oltre 10 anni.

Richiesto il possesso degli estratti conto, da richiedere anche in banca. L’analisi di fattibilità delle posizioni è gratuita presso la sede Adusbef di Campobasso.

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