Maturità, esame in presenza con mascherine e colloquio di un’ora. E scende in campo la Croce Rossa

Pubblicate le ordinanze che disciplinano l’esame di Stato, di terza media e le valutazioni di fine anno. La Cri chiamata a fare formazione nelle scuole in materia sanitaria. Tutte le novità, anche per settembre


Non vuole rinunciare all’esame in presenza, “uno dei momenti più importanti della mia vita, mai l’avrei tolto agli studenti”. A parlare è il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, nel giorno in cui è avvenuta la pubblicazione delle ordinanze che disciplinano la maturità, l’esame di terza media e la valutazione di fine anno.

Per gli esami di stato, come riferisce il Corriere della Sera, scenderà in campo la Croce Rossa Italiana. Con una convenzione stipulata oggi dal Miur il personale della Croce rossa supporterà presidi e insegnanti in vista della prova di maturità in presenza, fornendo corsi di formazione per gli insegnanti e anche assistenza nelle scuole, su chiamata dei presidi. La Cri, nello specifico, “realizzerà incontri in presenza e on-line per la formazione del personale scolastico in materia sanitaria a livello regionale e provinciale”.

Nonostante le incertezze legate al possibile aumento dei contagi, la rotta è dunque tracciata. E, pur in presenza di fronte alla commissione (6 membri interni e il presidente esterno) non si potrà venire meno alle precauzioni del caso: esame con mascherina indosso, sia da parte degli studenti che dei professori, dei presidi e del personale amministrativo. Il colloquio durerà un’ora e, in quella circostanza, l’allievo esaminato potrà togliere la mascherina purché sia seduto e ad almeno 2 metri dalla commissione.

L’incertezza, si diceva. Resta infatti valida l’eventualità di fare l’esame a distanza, nelle regioni dove la curva epidemica dovesse tornare a preoccupare. “Saranno gli uffici scolastici regionali a chiedere di passare dall’esame in classe a quello via video, per tutte le scuole”, ha detto Azzolina, spiegando che anche per settembre potrebbero esserci modalità diverse tra regione e regione. Se in alcune zone tornerà il virus, si ricorrerà alla didattica a distanza, mentre nel resto del Paese si potrebbe restare in classe. Tornare in aula resta l’obiettivo principale, ma in condizioni di sicurezza. Anche se le modalità per raggiungerlo restano ancora da definire. Come anche i nuovi programmi: in questi mesi di lockdown c’è stata un’accelerazione digitale impensabile e sarebbe un peccato dimenticare tutto.

Azzolina ha anche confermato che per la discussione della tesina di terza media i tempi saranno più lunghi: ci sarà tempo fino al 30 giugno, mentre per le scuole elementari resteranno i voti. “Per tornare ai giudizi si dovrà aprire una discussione politica, non ai può fare con un’ordinanza”. Lo scritto delle medie andrà inviato in modalità telematica al consiglio di classe prima della discussione. Il Miur aveva indicato come termine ultimo il 30 maggio, poi ha corretto il tiro, anche dopo l’allarme lanciato dai presidi. Già, i presidi: a 10 giorni dalle scadenze prefissate per le candidature mancano ancora numerosi aspiranti. Le Marche, caso limite, hanno bisogno ancora di 65 commissari. E sul punto, il ministro lancia un messaggio che sa tanto di un richiamo all’ordine: “Sono certa- queste le sue parole – che avremo tutti al loro posto per fare l’esame di Stato”.

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