Sanità, colpo di scena: Giustini chiede di azzerare il debito da 103 milioni di euro

Il generale è pronto a lasciare la regione subito dopo l’eventuale accoglimento della clamorosa istanza da parte del governo. Intanto è in corso di svolgimento l’incontro di Giustini con la struttura tecnica del Ministro Speranza per ottenere l’ok definitivo al progetto di realizzazione del Covid Hospital al Vietri di Larino. E dalla direzione del PD arriva un duro atto d’accusa a Toma: “Sarebbe iinadeguato a ricoprire l’incarico di commissario”

---

Davide Vitiello

CAMPOBASSO. La conferma giunta ieri dalla riunione del tavolo tecnico al Ministero della Salute dell’esistenza di un disavanzo sanitario che in Molise si attesta a 103 milioni di euro, con un ulteriore incremento di 60 milioni di euro dallo scorso Novembre ad oggi, rischia di rappresentare la pietra tombale sulle speranze di riorganizzazione della rete ospedaliera, ridotta allo stremo dal taglio dei posti letto, dalla chiusura degli ospedali e da un’emergenza sanitaria legata al Covid-19 che ha causato per due mesi il blocco delle prestazioni sanitarie e ha costretto i molisani a rinunciare a curarsi, anche per il timore di restare contagiati nelle poche strutture ospedaliere attive: su tutte il Cardarelli di Campobasso che è anche unico Centro Hub in regione per il trattamento del Sars-CoV-2.

Alla notizia dell’incremento del debito sanitario, annunciata dal governatore Toma allo scopo mettere in cattiva luce l’operato della struttura commissariale, lo stesso Angelo Giustini ha dato una risposta che forse pochi si aspettavano. Come riportato dall’emittente Telemolise, il Commissario avrebbe già chiesto da tempo al governo l’azzeramento con decreto del debito sanitario regionale, a fronte del quale lui stesso, insieme al sub-commissario Grossi, sarebbero disposti a lasciare l’incarico per tornare a Roma. L’esperienza in Molise d’altronde non è stata felice e lo dimostra in tutta evidenza la mancanza di collaborazione con il governo regionale e con l’Asrem. Ma Giustini intende lasciare una traccia del suo operato, peraltro pagato a peso d’oro dai molisani, ed è deciso ad ottenere dal governo la cancellazione del debito da 103 milioni di euro, di cui 80 vantati dall’Inps e risalenti agli inizi del 2000 quando al governo della regione c’era Michele Iorio, oltre a portare a termine il progetto di realizzazione del Covid Hospital al Vietri di Larino, che Giustini vorrebbe diventasse nel lungo periodo un centro di ricerca e cura per le malattie infettive a carattere extraregionale. Proprio di questo il generale parlerà nell’incontro previsto oggi a Roma con la struttura tecnica del Ministero Speranza, con l’obiettivo di ottenere il via libera definitivo al progetto insieme alla copertura finanziaria necessaria e reperibile dai fondi stanziati nel decreto liquidità.

Sul fronte politico va segnalato che la direzione regionale del Partito Democratico, riunitasi oggi in video conferenza con il sottosegretario alla sanità Sandra Zampa, l’ex Ministro alla Salute Beatrice Lorenzin e Stefano Manai responsabile nazionale per la formazione sanitaria, si è detta preoccupata per “l’attuale gestione dell’emergenza Covid in Molise e per la mancanza di separazione tra ospedali covid e non covid”.
“È emersa chiaramente – recita la nota diffusa dal PD – la delusione per l’esperienza del commissariamento in Molise” e rispetto a questo tema la direzione guidata dal segretario regionale Vittorino Facciolla ha ribadito che “il presidente Toma appare completamente inadeguato a ricoprire il ruolo di commissario alla sanità della regione”.

 Iscriviti al nostro gruppo Facebook ufficiale 

isNews è anche su Telegram: clicca qui per iscriverti 

Per ricevere le nostre notizie su Whatsapp, invia ISCRIVIMI al numero 3288234063 e salvalo in rubrica!