Il gruppo di riferimento del sindaco d’Apollonio difende il delegato al Bilancio dai 15 consiglieri d’opposizione: solo fumo negli occhi, mai azioni costruttive per il bene della città


ISERNIA. Il gruppo Isernia in Comune si schiera a difesa di Giampiero Mancini e contrattacca al duro documento dei 15 consiglieri d’opposizione, che avevano tacciato il delegato al Bilancio di isolamento politico, accusandolo di delirio di onnipotenza nel dettare le scelte all’amministrazione e al sindaco Giacomo d’Apollonio, forte di una presunta parentela. Il gruppo in questione, lista di riferimento del primo cittadino, non risparmia toni forti e infiamma il dibattito, puntando il dito sulla eterogeneità delle opposizioni, definite senza mezzi termini “accozzaglia politica di minoranza”.

I consiglieri comunali in carica Nicola Moscato (capogruppo), Irma Barbato e Giovanni d’Agnone, esprimono “la più totale solidarietà umana, professionale e politica al consigliere Giampiero Mancini – sui legge in una nota – anch’egli parte integrante dello scrivente gruppo, con specifico riferimento alle gratuite e deliranti esternazioni verso la sua persona, prive di qualsiasi contenuto nel merito della sua replica alla minoranza consiliare e tendenziosamente mosse da quindici consiglieri comunali che, per l’ennesima volta nel corso di questo mandato, hanno soltanto esternato disinformazione sull’operato dell’amministrazione nonché un’approssimativa conoscenza delle specifiche competenze e delle normative nazionali. Le accuse rivolte al consigliere Giampiero Mancini, il quale ha lungamente ribattuto nel merito alle proposte originariamente formulate dai suddetti consiglieri di minoranza (in alcuni punti, sposandone anche il contenuto e la fattibilità), sono da ritenersi inaccettabili ed offensive sia verso la figura del professionista, notoriamente riconosciuto da tutta la cittadinanza, che dell’incarico comunale affidatogli dal primo cittadino in tema di bilancio”.

Dopo la difesa, tuttavia, si passa a una controffensiva senza troppi tatticismi: “Non si comprendono altresì le motivazioni per le quali, a parere di questa inusuale ‘accozzaglia politica’ di minoranza (che vede uniti sotto un’unica voce personaggi di centrodestra, di centrosinistra, dei 5 Stelle e di estrema destra), che già si sta muovendo (neppure tanto celatamente) in vista della prossima tornata elettorale, un consigliere comunale in carica e democraticamente eletto dalla cittadinanza come Mancini non abbia diritto di replicare a quanto inopinatamente asserito dai propri colleghi in assise, senza vedersi sistematicamente e senza riscontro alcuno tacciato di ‘cercare un posto al sole’. Inoltre – continuano da Isernia in Comune – simili accuse sono da ritenersi ancor più gravi perché, oltre a non essere in alcun modo costruttive per il bene della città, sono mirate ad attaccare la persona del consigliere, il quale non ha mai avuto bisogno di parlare ‘per conto terzi’, data la sua riconosciuta competenza professionale nel settore”.

“In un momento socio-economico così particolare, che vede giornalmente l’amministrazione confrontarsi con tutti quegli operatori economici che stanno accusando notevoli difficoltà lavorative a causa dell’emergenza da Covid-19 – sottolineano Moscato, Barbato e D’Agnone – bisognerebbe mettere da parte qualsivoglia ambizione personale e pensare esclusivamente a portare avanti proposte che siano realmente fattibili e che non rappresentino mero fumo negli occhi nei confronti di una popolazione già stremata da enormi sacrifici e dolorose quanto inevitabili restrizioni. Al consigliere comunale Giampiero Mancini – concludono – le cui esternazioni sono state sposate e condivise anche dagli scriventi consiglieri comunali, vada la più totale solidarietà umana professionale e politica da parte di tutto il gruppo consiliare Isernia in Comune”.

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