Il rogo sarebbe partito da un armadio del bagno. Carabinieri e Vigili del fuoco al lavoro per ricostruire la dinamica dei fatti. A commentare il caso anche la senologa Francesca Scarabeo
ISERNIA. S’indaga per incendio doloso in riferimento a quanto accaduto stamani presso il Veneziale di Isernia, dove il centro di Senologia è stato interessato dalle fiamme, dunque evacuato insieme al nido, che accoglie i neonati e che si trova proprio lì di fronte. Secondo fonti Ansa, i carabinieri, così come i Vigli del fuoco, sono al lavoro per ricostruire la dinamica dei fatti, a partire dall’innesco del rogo posizionato nell’armadio del bagno.
A chiedere l’intervento dei pompieri è stato il senologo Ettore Rispoli, il quale stava medicando una paziente. Proprio lui, insieme a un’infermiera, – riferisce ancora l’Ansa – ha cercato di circoscrivere le fiamme prima dell’arrivo dei vigili del fuoco. Ora il Centro è parzialmente inagibile e l’attività di senologia potrebbe subire uno stop.
Anche l’Asrem, con molta probabilità, aprirà un’indagine interna per stabile come, in pieno dell’emergenza Covid e con tutte le limitazioni che ne conseguono, qualcuno possa essere riuscito a raggiungere il reparto sito al terzo piano e appiccare l’incendio.
Sul caso si registra anche il commento della senologa Francesca Scarabeo, che tanto si è battuta per il mantenimento in vita del centro presso il Veneziale. La quale lancia un quesito, destinato a suscitare dibattito e magari accertamenti ulteriori: “Sgomento, paura, rabbia dubbi, tutto si affolla nella mia mente – commenta il noto medico – Ho appena appreso che nell’ambulatorio della senologia di Isernia questa mattina è divampato un incendio. Da una telefonata concitata con mio marito Ettore Rispoli ho appreso che sia lui che l’infermiera stanno bene, che hanno sentito dei rumori mentre medicavano nella stanza a fianco, ma come è giusto che sia hanno prima finito il loro compito e poi hanno aperto la porta ed hanno visto le fiamme. Dai rilievi effettuati l’impianto elettrico è integro. Non voglio fare alcuna riflessione, ma solo una domanda – conclude caustica – a chi da tanto fastidio la senologia di Isernia?”.
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