Ha un figlio dal 13enne a cui fa ripetizioni private: 35enne condannata a 6 anni

Per atti sessuali e violenza nei confronti di un minorenne. Condannato a un anno e mezzo anche il marito della donna, che in una prima fase aveva affermato di essere lui il padre del bambino. Una vicenda che aveva fatto molto parlare


Sei anni e mezzo di reclusione: con questa sentenza di condanna, emessa dal giudice Daniela Migliorati, si è concluso il processo in primo grado al Tribunale di Prato a carico della donna di 35 anni di Prato, operatrice socio-sanitaria, accusata di atti sessuali e violenza sessuale nei confronti di un minorenne, all’epoca dei fatti 13enne e oggi 16enne, a cui dava ripetizioni private e da cui ha avuto un figlio circa due anni fa.

Per lei i pm Lorenzo Gestri e Lorenzo Boscagli avevano chiesto una pena di 7 anni. Con la donna è stato processato anche il marito. L’uomo è stato condannato a un anno e mezzo di reclusione: è accusato di falsa attestazione di stato, poiché in una prima fase della vicenda aveva dichiarato di essere il padre del bambino nato dalla relazione della moglie con il ragazzino. Lo aveva fatto pur sapendo, secondo la Procura, che il bambino era stato concepito con il minore, che all’epoca dei fatti contestati, secondo gli inquirenti, non aveva ancora compiuto 14 anni. Per il marito, il pubblici ministeri avevano chiesto una pena di 2 anni.

Durante il processo, la difesa della donna, l’avvocato Mattia Alfano, aveva chiesto l’assoluzione per tutti i capi di imputazione. Ora il legale attende il deposito delle motivazioni della sentenza, per presentare appello.

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