Continuano le prese di posizione a favore dell’attivazione del centro Covid e di malattie infettive a Larino. In una nota il coordinatore provinciale di ItaliaViva Donato D’Ambrosio annuncia la partecipazione alla manifestazione che Forum e comitati hanno organizzato per sabato. Protesta a cui aderisce anche l’associazione ViviLarino
LARINO.”Bisogna ripartire dal centro Covid e dall’ospedale, necessari per il territorio bassomolisano, per guardare in futuro a cose ancora più grandi. Il nosocomio diventi anche un centro di eccellenza e di ricerca pubblico che sia il riferimento di tutta la sanità molisana”. Si esprime in questi termini Donato D’Ambrosio, coordinatore provinciale di Italia Viva ed ex sindaco di Santa Croce di Magliano.
L’esponente politico annuncia che sarà presente alla manifestazione, organizzata dal Forum in difesa della sanità pubblica e di qualità e dal comitato “Basso Molise per il Bene Comune” e “Comitato Civico Frentano”, e in programma sabato pomeriggio nel piazzale antistante il nosocomio frentano.
D’Ambrosio guarda all’Europa e spiega che “dire sì al Mes in questo momento é un modo per dire sì al rilancio della sanità pubblica di qualità anche nella nostra regione. È una occasione che non possiamo farci sfuggire per ridare a Larino – conclude il coordinatore del partito di Metteo Renzi – il ruolo che merita nel panorama sanitario regionale”.
Sull’argomento interviene anche l’associazione ViviLarino, per la quale “non si comprendono le motivazioni che spingono i dirigenti Asrem a non omologarsi alle linee guida nazionali ed a condividere la proposta del Commissario ad acta Angelo Giustini di trasformare l’ospedale Vietri di Larino in centro Covid e malattie infettive”.
L’associazione ViviLarino accusa anche il comitato Pro-Cardarelli di condurre una battaglia “campanilistica” mentre, nello stesso tempo, “circolano le più chimeriche proposte che confermano l’inadeguatezza al ruolo di chi dovrebbe assicurare al cittadino un efficiente ed efficace servizio sanitario nell’interesse della nostra regione. Purtroppo – conclude ViviLarino – gli ‘’ordini’’ di scuderia inducono il direttore di turno a fare scelte inadatte, come in una nota trasmissione televisiva ‘’ deal with it-stai al gioco ’’.
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