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Click day, disastro annunciato: chiesta la testa del Cda di Molise Dati. E Confcommercio prepara l’azione legale

Duro attacco dei consiglieri regionali del Polo Civico: e le nostre aziende restano senza soldi. Fanelli: “Un flop ampiamente previsto”. Paolo Spina: valuteremo come tutelare chi sarà penalizzato


CAMPOBASSO. “Un disastro. E per giunta pure annunciato, per questo ancora più odioso. Il click day di Molise Dati è stato un flop ancora prima di cominciare. La piattaforma Mosem è andato in tilt di nuovo e, delle oltre 5mila domande, solo una manciata di fortunati è riuscito a caricare tutto. Questo non è un bando, è letteralmente una presa per i fondelli. Ora al Cda di Molise Dati e ai dirigenti che hanno curato tutta la procedura non resta che rassegnare le dimissioni. Di fronte all’incompetenza, un passo indietro è obbligatorio ancorché doveroso”. 

Dura la presa di posizione dei consiglieri regionali Salvatore Micone, Armandino D’Egidio, Mena Calenda, Aida Romagnuolo e Andrea Di Lucente. Le piccole e medie imprese, oltre che i professionisti della regione, attendevano oggi per inoltrare la loro domanda di aiuto a fondo perduto, dopo il disastro economico delle chiusure legato all’emergenza Covid. La Regione lo aveva annunciato come il più importante degli strumenti a sostegno del nostro tessuto produttivo. Poi, però, la montagna ha partorito il topolino. Il sito internet è andato in tilt e solo una manciata di fortunati sono riusciti a inviare la loro domanda. E’ inaudito. Una vera presa per i fondelli delle aziende che sono già allo stremo, dopo mesi di mancati incassi e senza alcun blocco dei pagamenti.

Eppure il disastro di Molise Dati era annunciato. Il 25 maggio un bando simile aveva provocato gli stessi problemi: in quell’occasione le aziende a partecipare erano state meno della metà. Nonostante i ‘pochi’ utenti, il sito era crollato e in tanti non erano riusciti a caricare la propria domanda, rimanendo con un pugno di mosche. La Regione Molise ha imparato la lezione? Macché. Ha solo detto di aver implementato il sito, ma alla resa dei conti il risultato è stato lo stesso: le aziende si sono ritrovate senza nulla. Prese in giro ancora una volta! Adesso, però, non si può usare stupore: la Regione era a conoscenza del problema. Molise Dati sapeva.

Per questo motivo chiediamo le dimissioni immediate del consiglio d’amministrazione di Molise Dati perché del tutto incapace di fornire una governance adeguata ad una delle società di punta della Regione, quella che di dovrebbe guidare verso la digitalizzazione. E chiediamo le dimissioni immediate anche dei dirigenti che hanno seguito il procedimento: la loro leggerezza ha tolto alle nostre aziende anche le ultime speranze di andare avanti”.

E sulla questione si registra anche l’intervento, altrettanto duro, della capogruppo del Pd in Consiglio regionale Micaela Fanelli. “Stiamo protocollando – ha annunciato – un’interrogazione urgente nella quale chiediamo al presidente Toma di venire immediatamente in Consiglio a riferire i motivi di questo incredibile ed inaccettabile “Mosem Down” e cosa intende fare per ristabilire la legalità, la legittimità, la trasparenza e l’affidabilità del sistema di aggiudicazione delle risorse pubbliche. In gioco c’è il futuro di tante piccole imprese e operatori e la loro possibilità di sopravvivere alla crisi e la Regione Molise ha l’obbligo, non solo giuridico ma anche morale, di sostenere la ripresa economica, non di bloccarla!”.

Non mancano anche le critiche delle associazioni di categoria. Confcommercio, con il presidente Paolo Spina, riferisce di avere raccolto “decine e decine di lamentele e la rabbia degli imprenditori che, come immaginavamo e avevamo abbondantemente annunciato, hanno incontrato tutta la difficoltà del malfunzionamento della piattaforma Mosem a partire dal 5 giugno scorso”. Di qui, sempre più concreta, l’azione legale per il tramite degli avvocati Giuliano Di Pardo e Gianluca Pescolla. “Monitoreremo nelle prossime ore la situazione – continua Spina – per capire cosa succederà per le oltre 5.000 domande precaricate nel sistema. A tal fine stiamo valutando con gli avvocati Giuliano Di Pardo e Gianluca Pescolla tutte le possibili azioni legali e non, per tutelare sia chi verrà penalizzato dalle modalità scelte, sia chi baciato dalla fortuna, riuscirà a beneficiare del contributo”.

“Vogliamo dare un contributo importante alla Regione Molise affinché possa modificare per il futuro il sistema – conclude la direttrice generale Irene Tartaglia – garantendo la massima accessibilità, trasparenza e uguaglianza tecnologica agli imprenditori molisani”.

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Deborah

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