Esponenti di maggioranza e opposizione sollecitano d’Apollonio a firmare il documento sottoscritto da 120 primi cittadini molisani: “E’ una questione di buon senso”
ISERNIA. Si anima anche a Isernia il dibattito legato alla trasformazione del Vietri di Larino in centro Covid. Un’idea condivisa anche da 17 consiglieri comunali di maggioranza e opposizione che, in una lettera aperta, incalzano il sindaco Giacomo d’Apollonio a firmare il documento sottoscritto da 120 primi cittadini molisani per sostenere tale proposta.
“Negli ultimi anni – scrivono Mario Antonelli, Salvatore Azzolini, Francesca Bruno, Filomena Calenda, Enrico Caranci, Giovanni De Marco, Rita Di Pilla, Raimondo Fabrizio, Gianni Fantozzi, Rita Paola Formichelli, Elisabetta Christiana Lancellotta, Peppino Lombardozzi, Rita Papili, Rossella Pitisci, Tiziana Pizzi, Vittoria Succi e Cosmo Tedeschi -, l’attuazione dei vari Pos approvati dal tavolo tecnico interministeriale con la Regione Molise ha profondamente modificato la nostra organizzazione sanitaria con la rete ospedaliera stravolta dalla chiusura o dal ridimensionamento di presidi, unità operative e servizi. Il Molise, e quindi anche i cittadini di Isernia e di tutta la provincia, si è ritrovato impossibilitato ad adottare percorsi assistenziali per garantire il trattamento adeguato, tempestivo ed efficace sia di patologie ordinarie che di quelle tempo dipendenti. A questa situazione si è aggiunta quella dovuta alla pandemia.
In questi mesi i cittadini hanno visto ospedali pubblici chiusi per la presenza di pazienti Covid che, non avendo una struttura dedicata sono stati ricoverati nell’unico centro Hub del Molise: il Cardarelli di Campobasso. Tra le conseguenze di questa decisione non si può non evidenziare ‘l’emergenza nell’emergenza’ dovuta alla mancanza di cure per pazienti con patologie ordinarie e l’impossibilità di curare malattie tempo dipendenti.
Lo stesso Ministero della Salute, nell’evidenziare che è impossibile gestire un ospedale misto perché penalizza oltremodo tutte le attività per la cura degli altri pazienti, ha stabilito che ogni Regione deve dotarsi di un centro Covid. Da tre mesi ormai si parla di Larino centro Covid con l’ipotesi che l’ex ospedale Vietri, tra le strutture più moderne sul territorio, possa essere trasformato in un centro pronto ad accogliere i pazienti Covid inquadrando il progetto nell’ottica futura di un ‘Istituto di malattie infettive interregionale’ che raccolga quindi anche pazienti dall’Abruzzo e dalla Puglia”. Secondo i firmatari della lettera aperta si tratta di un progetto realizzabile anche per la posizione strategica della città di Larino, a pochi minuti dal casello autostradale della A14.
“Questa soluzione – evidenziano – inoltre sarebbe il punto di partenza per un rilancio della sanità pubblica molisana che negli ultimi anni ha subito continui tagli sulla rete ospedaliera mettendo a rischio i Livelli Essenziali di Assistenza. Infatti questa soluzione permetterebbe anche di portare avanti il progetto della riorganizzazione della rete ospedaliera e della rete dell’emergenza in Molise permettendo alla politica regionale di trattare con il governo nazionale per difendere il diritto alla salute dei molisani”. Da qui la richiesta al sindaco di procedere alla sottoscrizione del documento firmato da altri 120 primi cittadini per motivazioni “di natura campanilistica ma – concludono – di buon senso, per Isernia e per il Molise”.
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