Spese pazze, condanna a tre anni per Picciano

L’ex presidente del Consiglio regionale accusato di peculato per acquisti poco attinenti al ruolo istituzionale per 75mila euro


CAMPOBASSO. Michele Picciano condannato a tre anni di reclusione per peculato.

Arriva oggi, a molti anni di distanza dai fatti, la sentenza del tribunale di primo grado sulle ‘spese pazze’ dell’ex presidente del Consiglio regionale ai tempi di Michele Iorio governatore (2009-2011). Per Picciano 75mila euro di contestazioni, afferenti l’acquisto di libri, pranzi (fino a 42 commensali), buffet, quadri, arredi. Assistito dagli avvocati Arturo Messere e Marco Lorusso, con ogni probabilità ricorrerà in appello. Fatto salvi quadri e arredi rimasti in dotazione del Consiglio regionale, per un valore di 15mila euro, Picciano sarà chiamato a restituire la parte rimanente delle somme. Assolto invece Francesco Colucci, difeso dall’avvocato Giuseppe Fazio. Per il segretario personale dell’ex presidente del Consiglio è stata infatti dichiarata l’estinzione del reato.

 

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