Isernia, dehors e centro storico off-limits: un successo. Ora azioni per il rilancio dell’area oltre la movida

Soddisfatti i gestori dei locali per la proficua collaborazione con l’amministrazione comunale. Intanto i commercianti e gli artigiani chiedono provvedimenti per ripopolare la zona anche di giorno con uffici pubblici, università e punto di primo soccorso

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ISERNIA. Successo per le iniziative di chiusura al traffico del centro storico pentro nei week end e per la possibilità di allestire ampi spazi esterni ai locali. A sancirlo le attività e le associazioni della zona, felici della collaborazione instauratasi con le istituzioni. Con la speranza che si tratti di un primo passo in vista di altre azioni di rilancio dell’area antica cittadina.

“Le attività del Centro storico di Isernia – recita così una nota stampa – esprimono la loro soddisfazione per aver visto accolte le richieste sulla possibilità di occupazione degli spazi esterni ai locali e sull’introduzione della ZTL nelle sere di venerdì, sabato e domenica. Si tratta di misure che sicuramente vanno nella direzione di un rilancio dei consumi e della sicurezza, due pilastri fondamentali in questa fase di post-lockdown.
L’Amministrazione comunale di Isernia ha recepito le nostre esigenze e di questo siamo estremamente felici. I ‘dehors’ che oggi affollano le strade e i marciapiedi hanno colpito positivamente i nostri concittadini, che in moltissimi casi si sono complimentati. Tutti i gestori hanno cercato di allestire strutture esterne perfettamente integrate con il contesto edilizio e in molti casi sono stati creati veri e propri elementi di ‘arredo urbano’, in una perfetta unione di estetica e funzionalità.
Quando le collaborazioni tra pubblico e privato funzionano – conclude la nota – i risultati si vedono, non possiamo negarlo”.

Le basi per un proficuo lavoro sono state, dunque, gettate. Ed ecco che i commercianti e gli artigiani rispolverano altre proposte per rivitalizzare l’area anche durante il giorno. Tra le idee ci sono: la riapertura degli uffici pubblici, il recupero di palazzo Jadopi, con la possibilità che possa ospitare la sede universitaria, e il ripristino del punto di primo soccorso.
“La chiusura alle auto è un primo passo – dicono – Ci aspettiamo ora provvedimenti che vadano al di là della movida serale per ripopolare il centro storico anche in altre fasce orarie al fine di riattivate l’intera economia”. Un nuovo amo è lanciato.

 

 

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