Tornano ad accendersi i riflettori sulla gestione dell’emergenza Covid in Molise. La diocesi di Termoli-Larino e la rivista “La Fonte” indicono una nuova iniziativa per sabato 8 agosto mentre in consiglio regionale Toma torna sul progetto trasmesso al Ministero della Salute: “Andiamo avanti, non possiamo perdere tempo”. E sul nosocomio di Larino annuncia “scenari eccezionali”
LARINO. La diocesi di Termoli-Larino e la rivista “La Fonte” tornano a premere sulla necessità di inserire il Vietri di Larino nella rete nazionale degli ospedali Covid, un progetto messo in soffitta dopo che il governatore Toma e il commissario ad acta alla sanità Giustini si sono accordati sulla proposta di una rete ospedaliera regionale con il Cardarelli di Campobasso Hub regionale per il Sars-Cov2, rispetto alla quale il Ministero della Salute ha rilevato delle criticità nell’iter di presentazione.
Per questo la diocesi presieduta dal Vescovo De Luca e la rivista diretta dal parroco don Antonio Di Lalla lanciano una nuova iniziativa in programma sabato 8 agosto e al contempo chiedono ai sindaci di non indietreggiare dalla posizione intrapresa in questi mesi a favore del Covid Hospital regionale al Vietri.
“In Molise, con 300.000 abitanti e 136 comuni, i servizi socio-sanitari – recita la nota della diocesi – dovrebbero privilegiare il territorio, la prevenzione e la stessa assistenza domiciliare. L’ospedale che deve essere riqualificato, dovrebbe essere solo l’ultima risorsa, la struttura sanitaria alla quale si ricorre solo nei casi di reale necessità. La vicenda del Covid – hospital dovrebbe essere parte di questa strategia, anche alla luce della disponibilità di risorse finanziarie essenziali per questa strategia, e i finanziamenti europei potrebbero rivelarsi preziosi.
Il Molise – continua la nota congiunta della diocesi e della rivista “La Fonte” – ha le caratteristiche sociali ed ambientali per essere un luogo di sperimentazione di una nuova e moderna sanità che abbia nella prevenzione e nel territorio il suo baricentro. La salute dei cittadini, le condizioni sociali delle nostre comunità, la salute dell’ambiente naturale sono una sola questione, debbono essere un solo progetto”.
Intanto oggi sulla questione si è nuovamente confrontato il consiglio regionale odierno, nel corso del quale Toma è tornato a difendere il piano trasmesso a Roma, confermando il prosieguo dell’iter che porterà all’attivazione del padiglione Covid al Cardarelli, con 9 posti di terapia intensiva e 21 in sub-intensiva. Toma si è soffermato anche sul futuro del Vietri, per il quale si aprono “scenari eccezionali” – queste le parole utilizzate dal presidente della giunta. Il riferimento è all’attivazione del centro Hub di riabilitazione regionale per pazienti cronici. “Questo – ha annunciato Toma – porterà ad investimenti in personale, apparecchiature e nuovi posti letto”.
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