HomeOcchi PuntatiCrisi politica in atto per la proposta di cittadinanza onoraria alla Madonna

Crisi politica in atto per la proposta di cittadinanza onoraria alla Madonna

I due parroci di Cassino hanno fatto ufficiale richiesta per farne Civitas Mariae. Il sindaco Enzo Scalera e il vescovo Gerardo Antonazzo si sono trovati di fronte un bel dilemma: abitanti divisi tra chi considera la città di San Benedetto e chi invece vuole la Madonna dell’Assunta come “protagonista” religiosa della vita locale


CASSINO. A due passi dal Molise una vicenda che ha dell’incredibile. Scenario il comune di Cassino, dove si è scatenata una lite sulla proposta di cittadinanza onoraria alla Madonna dell’Assunta che si celebra il 15 agosto. La storia è raccontata in un articolo pubblicato sul Fatto Quotidiano.

A Cassino la Madonna viene celebrata anche per via degli ‘interventi miracolosi’ durante la guerra, quando gli abitanti della ‘Città martire” ebbero a che fare anche con colera e malaria. Maria miracolosa li aiutò: ecco perché, come segno di assoluta devozione, i due parroci della città hanno fatto ufficiale richiesta di fare di Cassino una città di Maria, insomma di dare alla Madonna “la cittadinanza onoraria”. Il sindaco, Enzo Scalera, e il vescovo Gerardo Antonazzo si sono trovati di fronte un bel dilemma perché gli abitanti infatti si sono subito divisi tra chi considera Cassino la città di San Benedetto e chi invece vuole la Madonna dell’Assunta come “protagonista” religiosa della vita cittadina. Ora bisogna decidere se dare ragione a quelli convinti che San Benedetto vada benissimo come unico Santo patrono o a chi invece vuole ampliare l’importanza della Madonna dell’Assunta (già compatrona) per Cassino. San Benedetto o la Madonna dell’Assunta? Intanto il sindaco ha fatto dietrofront: ”Come amministrazione non potevano non prendere atto del clima di pesante ostilità che si è generato a seguito dell’iniziativa e per questo non potevamo non assumere conseguenti determinazioni – ha scritto in una lettera inviata ai parroci della cittadina laziale – La proclamazione di Cassino a “Civitas Mariae”, a questo punto, dato il clima di scontro in atto, sarebbe a nostro avviso un gesto non opportuno e per questo siamo costretti a revocare la precedente delibera”.

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