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Morto in cantiere a 21 anni, l’Ugl: controllo e sicurezza per fermare le stragi sul lavoro

Ieri la tragedia a Pietracupa, dove un giovane operaio è deceduto dopo essere stato colpito alla testa da una carrucola. La Cgil rilancia sull’introduzione “dell’omicidio sul lavoro”. Le condoglianze dell’assessore al Lavoro Michele Marone


CAMPOBASSO. Morto a 21 anni sul lavoro, colpito alla testa da una carrucola, l’Ugl esprime il suo cordoglio alla famiglia del giovane operaio di Cercemaggiore, deceduto mentre si trovava sul cantiere a Pietracupa.

“Siamo sgomenti di fronte alla estrema facilità con cui in Italia si continua a morire sul lavoro – ha dichiarato il segretario regionale Nicolino Libertone – Un’ennesima e inaccettabile tragedia che poteva e doveva essere evitata. In tal senso è necessario potenziare controlli, promuovere la cultura della sicurezza e la formazione dei lavoratori soprattutto nei settori dove il rischio infortuni risulta più elevato”.

“L’Ugl – ha aggiunto il sindacalista – è in tour con la manifestazione ‘Lavorare per vivere’, per mantenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica sul tema delle morti bianche e per dire basta stragi sul lavoro.”

“Una tragedia che ha abbattuto i sogni di una giovane vita, lasciando uno straziante dolore in una madre, un padre un fratello, che non troveranno parole di conforto – ha rimarcato il segretario della Fillea Cgil Rosa Di Paola – La sicurezza sul lavoro è uno degli indici più significativi del grado di civiltà, ancora molto c’è da fare se queste tragedie avvengono ancora. Dal 4 maggio sono morte almeno 142 persone, da gennaio 570, il 18% in più del 2019”. Tanto da richiedere più controlli per arrivare all’aggravante “dell’omicidio sul lavoro”, di cui Fillea Cgil è tra i proponenti.

Condoglianze anche dall’assessore regionale al Lavoro Michele Marone. “Esprimo il mio più sentito cordoglio ai familiari e ai parenti di Cristian Fontana, rimasto vittima ieri di un incidente nel cantiere dove si lavorava alla rete elettrica tra Pietracupa e Torella del Sannio. Ancora una volta inermi assistiamo alla fine di una giovane vita e abbiamo il dovere di chiedere con forza il rispetto di tutte le normative previste sulla sicurezza dei cantieri, affinché fatti del genere non accadano più”.

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