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Scuola, Toma spiega perché si parte il 14: siamo 300mila anime, la sorveglianza è maggiore

Rispetto alle regioni con un maggior numero di abitanti e di plessi, in cui assicurare il rispetto delle norme anti contagio. Il governatore, che ieri è andato in pensione come insegnante, ha spiegato cosa succederà in classe e nei mezzi di trasporto. Ed ha anticipato l’imminente firma di un’ordinanza del capo della Protezione civile Angelo Borrelli, che stanzierà 25 milioni di euro per l’adeguamento degli istituti


 di CARMEN SEPEDE

CAMPOBASSO. Nessun rinvio, la scuola molisana è pronta e si può partire il 14 settembre. Lo ha ufficializzato il governatore del Molise Donato Toma, nella conferenza stampa tenuta con l’assessore ai Trasporti Quintino Pallante, in cui ha spiegato cosa si sta facendo per consentire la ripartenza delle lezioni in presenza, dopo il lockdown. E come ci si sta organizzando materialmente.

“Siamo 300mila anime – così Toma ha spiegato il mancato rinvio delle lezioni – la Puglia e la Campania superano i 4 milioni di abitanti, l’Abruzzo il milione e 200mila. Siamo di meno e abbiamo meno scuole sul territorio, oltre al fatto che possiamo assicurare la sorveglianza sanitaria con un’unica Asrem, cosa che comporta una capacità organizzativa se non migliore più rapida. Non tutte le date sono buone per tutte le regioni. In Molise siamo in condizioni di aprire il 14, anche perché la dirigente dell’Ufficio scolastico regionale mi ha assicurato che le scuole sono pronte, o lo saranno per quella data.

Un primo ‘pit-stop’, ha precisato il presidente della Regione, ci sarà in occasione delle elezioni e del Referendum del 20 e 21 settembre. “Dopo sanificheremo e vederemo se c’è da sistemare qualcosa in corsa, in quello che sarà l’anno scolastico dell’era Covid, organizzato work in progress. Anche sul fronte della didattica digitale, che va organizzata, ma che deve integrare non sostituire la didattica in presenza”.

Di certo serviranno fondi per organizzare meglio gli spazi scolastici, anche quelli presi in affitto dai Comuni, in mancanza di aule a sufficienza. “Come Regione ci preparavamo a investire 8 milioni di euro – ha rivelato il governatore – ma proprio questa notte mi è arrivata l’ordinanza che sta per firmare il capo della Protezione civile Angelo Borrelli, per stanziare 25 milioni di euro (su base nazionale) destinati agli enti locali, per l’adeguamento delle scuole e dei locali eventualmente presi in locazione. Voglio capire bene a cosa sono destinati, per evitare sovrapposizioni”.

Uno dei nodi fondamentali sarà quello dei trasporti. Nell’ultima Conferenza unificata, in cui Toma ha rappresentato la Conferenza delle Regioni,“il presidente Bonaccini si rivolge spesso a me, quando ci sono da affrontare questioni delicate, ma questo è importante per mostrare che il Molise c’è, eccome”, sono state approvate le linee guida sul trasporto degli studenti. La novità è che si potranno utilizzare l’80% dei posti disponibili.

“Si sale sui pullman o sull’autobus – il chiarimento – con la mascherina e dopo aver preso la temperatura a casa, chi ha più di 37.5 non dovrà andare a scuola. Sui pullman non ci si muove, non si scherza con gli amici, perché potrebbe essere pericoloso, e bisogna rispettare entrate e uscite dai mezzi, che saranno sempre indicate. La mascherina si dovrà tenere anche entrando e uscendo a scuola, per abbassarla al banco, con la garanzia del metro di distanza”.

Per potenziare i trasporti il governo stanzierà per le Regioni 300milioni di euro, di cui 200 subito disponibili con la legge di bilancio. In Molise, ha chiarito l’assessore Pallante, era stato calcolato un fabbisogno di 75 mezzi aggiuntivi, che probabilmente scenderà con l’aumento all’80% della capienza sui pullman.

Ovviamente tutto dovrà avvenire con il rispetto delle regole. Fondamentale, ha aggiunto ancora Toma, sarà la campagna vaccinale contro l’influenza stagionale, per comprendere meglio i casi di Covid sospetto. Che seguirà lo screening con il test sierologico avviato sul personale scolastico, a cui hanno risposto in più di 5mila persone.

Dettagli di una macchina organizzativa complessa, che deve concludersi con l’apertura del 14 settembre. Quando si riaprirà la scuola. “Quest’anno per me non come insegnante – ha rivelato Toma – proprio ieri, infatti, sono andato in pensione”.

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