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Ribalta internazionale per l’Università del Molise, grazie alla ricerca coordinata da Giovanni Capobianco


Se si va sul sito della rivista statunitense Journal of Computers in Mathematics and Science Teaching (JCMST) edita dall’Association for the Advancement of Computing in Education e si fa una ricerca in archivio utilizzando la parola chiave “Venafro” o “Molise” si viene indirizzati ad un articolo scientifico dal titolo “An Online Environment for Promoting Mathematical Argumentation in Primary School”.

È un articolo uscito in queste ultime settimane frutto di un lavoro di ricerca di Giovanni Capobianco (Università del Molise), Giovanna Albano (Università di Salerno) e Umberto dello Iacono (Università della Campania) che ha visto la parte sperimentale implementata con alunni della scuola primaria don Giulio Testa di Venafro.

Nel lavoro è presentata la progettazione, l’implementazione e la sperimentazione di un ambiente collaborativo digitale utile a studiare e capire le argomentazioni, a livello sia di processo che di prodotto, degli studenti nel risolvere un problema matematico all’interno di un racconto.

L‘obiettivo dell’attività è stato studiare le dinamiche, riportate attraverso script collaborativi dagli studenti, utili a produrre e giustificare la soluzione di un problema matematico. Utilizzando strumenti tipici dei social networks, chat e forum, appositamente integrati nella piattaforma creata per la sperimentazione, è stato possibile ricostruire il processo di co-costruzione delle risposte matematiche condivise all’interno dei diversi gruppi di studenti partecipanti alla sperimentazione.

L’Università degli Studi del Molise ha accettato sin da subito e di buon grado, dall’anno scolastico 2015-2016, la proposta dell’Istituto don Giulio Testa di prevedere una collaborazione sui temi del pensiero computazionale e della Computer Science, visti sia come procedimenti e algoritmi per risolvere problemi sia come implementazioni e applicazioni da far svolgere a computer o robot.

Il progetto scientifico coordinato da Giovanni Capobianco, l’attività condotta da Giuseppina Prorgi con la supervisione del dirigente Marco Viti ha visto incontri settimanali di tesisti e dottorandi del corso di laurea in Informatica dell’Università del Molise con gli alunni del Testa. Questa attività ha contribuito anche a preparare i giovani studenti alla sperimentazione dalla quale è scaturito l’articolo pubblicato dalla rivista americana.

L’Università del Molise ancora una volta investe, guarda e si rivolge al territorio per far crescere in scienza i giovani della regione e se la piattaforma sperimentata dai ricercatori con gli alunni della scuola primaria di Venafro don Giulio Testa dovesse essere replicata in scuole anche di altri continenti e contribuire a comprendere le dinamiche che portano a soluzioni di problemi matematici, allora i bambini e l’insegnante di quella piccola scuola sarebbero “piccoli scienziati e del mondo”.

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