Relativamente alla cerca e alla cavatura di un prodotto pregiato, che vede il Molise tra i principali produttori. Partecipazioni all’evento da tutta Italia
CAMPOBASSO. Il Molise è tra le principali regioni italiane per la produzione di tartufo. E proprio in Molise è stato presentato il dossier di candidatura della cerca e della cavatura del tartufo a patrimonio dell’Unesco, attesa per 2021.
‘Stati generali’ del tartufo in corso a Campobasso, alla presenza di esperti e produttori da tutt’Italia, per l’evento organizzato dall’Associazione nazionale ‘Città del tartufo’. A ‘spingere’ per l’organizzazione dell’evento in Molise l’assessore regionale alle politiche agricole Nicola Cavaliere Campobasso.
“Si tratta di una vetrina nazionale di assoluto prestigio – le sue parole – La Regione crede fortemente in una della sue più grandi eccellenze e sostiene con convinzione la candidatura all’Unesco. Manifestazioni come questa ci ricordano che il territorio, quando lavora con unità e passione, può raggiungere risultati davvero importanti. Dobbiamo continuare in questa direzione – ha aggiunto Cavaliere – ricordando che in generale la crescita del ‘Made in Molise’ e il riconoscimento del suo ruolo cardine nello sviluppo economico locale, figurano tra le priorità programmatiche del Governo Toma”.
La proposta di candidatura è stata presentata a Parigi nel marzo scorso, si spera a ottenere il prestigioso riconoscimento per l’autunno 2021, come ha spiegato il presidente nazionale dell’Associazione ‘Città del tartufo’. Il focus, più che sul tartufo, è sulla cerca e la cavatura del prezioso tubero, che punta a valorizzare un’attività secolare, che ha anche a che fare al rapporto tra uomo e cane e tra uomo e ambiente.
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