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Stop alla movida, al via la protesta social: “Ha vinto l’assessorato al Sonno”

La provocazione di alcuni gestori dei locali del centro storico dopo l’ordinanza del 17 settembre che impone limitazioni nella vendita di alcolici e nella consumazione degli stessi: “Meglio chiudere tutto in maniera omogenea”


ISERNIA. Com’era prevedibile, l’ordinanza ‘anti-movida’ dell’amministrazione comunale di Isernia ha fatto scattare la protesta di una parte dei gestori dei locali del centro storico i quali, via social, stanno condividendo in queste ore un post provocatorio che inneggia all’assessorato al Sonno, responsabile della qualità del riposo dei residenti in città.

Una chiara contestazione, seppure attraverso il linguaggio dell’ironia, del recente provvedimento che, da ieri, limita gli orari di apertura degli esercizi del centro storico, stabilendo la chiusura anticipata di un’ora in questo weekend e nel successivo, in deroga a una precedente ordinanza. Non solo: vietata la vendita di alcolici da asporto dopo mezzanotte consentendo la consumazione solo all’interno dei locali e nei dehors – evidente contraddizione vista la necessità di rispettare le normative anti Covid in materia di assembramenti – e, più ancora, imposto addirittura il divieto di consumare alcolici dopo mezzanotte su tutto il territorio comunale per dire stop al degrado e ai bivacchi.

Il post, già diventato virale, recita esplicitamente: “A Isernia c’è un assessorato che lavora a pieno regime, è quello che si occupa della qualità del sonno dei suoi residenti. Durante il giorno ci si muove tra mille difficoltà: strade che franano, spazi culturali spesso chiusi, strisce blu, autobus di linea che passano nel centro storico, uffici pubblici che lavorano un giorno sì e un giorno forse, insomma la vita diurna degli Isernini è davvero complicata. Ma, al calare della sera, tutto cambia e l’Assessorato al Sonno, come un orologio svizzero, si mette all’opera per svuotare la città e mandare tutti a nanna”.

“Dopo aver annullato Magnastoria – sottolineano i gestori delle attività di ristorazione del centro storico – dopo aver annullato la Campari Night, dopo aver annullato le attività di intrattenimento programmate dalla Proloco, ecco arrivare l’ordinanza definitiva per combattere “la movida” e impedire qualunque attività alternativa al sonno. Esercenti, giovani, ristoratori e attività turistiche ringraziano l’Assessorato al Sonno perché, dopo tre mesi di lockdown passati a casa, avevamo tutti nostalgia di quel periodo e non vedevamo l’ora di tornare a chiuderci nelle nostre abitazioni o, in alternativa, fare una bella passeggiatina col cane intorno al palazzo, lasciando gli escrementi lungo il marciapiede”.

“Oddio, una possibilità di sfuggire a questo meccanismo soporifero ci sarebbe – continua il post – L’assessorato al Sonno ha, su alcuni punti, colpevolmente limitato l’ordinanza al solo centro storico. Quindi i giovani che volessero fare un po’ di movida potrebbero assembrarsi altrove, al limite in periferia, e godere dei loro drink preferiti. E questo non è giusto! Chiudere tutto, ovunque e senza distinzioni! Noi vogliamo che la città muoia in modo omogeneo, senza lasciare sacche di vitalità in periferia o in altri luoghi. I pochi folli che ancora si sforzano di investire i loro soldi a Isernia per creare opportunità di svago e di gioia in questi tempi tristi devono arrendersi e chiudere. L’Assessorato al Sonno ha vinto – concludono  – Ma ci stiamo perdendo Isernia”.

Ora toccherà all’amministrazione decidere se insistere con l’ordinanza o ritornare sui suoi passi. Certo è che il malcontento cresce in maniera evidente. E un confronto tra le parti sarebbe (stato) quanto mai necessario.

 

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