Incubo blocco interventi chirurgici programmati al Cardarelli: si rischia una catastrofe sanitaria

L’annunciato fermo dal 5 ottobre delle sale operatorie del nosocomio agli interventi in regime di elezione, ha generato un conflitto tutto interno ai medici. Per il sindacato Cosmed, che oggi ha indetto un incontro a Campobasso, l’atto firmato da Romeo Flocco, primario facente funzioni del reparto di anestesia, è illegittimo perché metterebbe a rischio la salute dei pazienti. Il segretario regionale Pulella chiede all’Asrem di garantire l’assunzione di medici attraverso la convenzione con l’Università di Medicina

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CAMPOBASSO. Dopo l’annuncio choc di Romeo Flocco, primario facente funzioni del reparto di anestesia, rianimazione e terapia intensiva dell’Ospedale Cardarelli, che in una circolare ha annunciato che dal prossimo 5 ottobre, per effetto della carenza di medici anestesisti, non verranno più assicurate attività chirurgiche programmate, fatte eccezione per quelle svolte in regime di urgenza, non si sono fatte attendere le reazioni.

Oggi a Campobasso il segretario regionale Cosmed Giovanni Pulella, ha promosso una iniziativa di confronto con i medici del nosocomio regionale, per mettere in luce i rischi a cui andranno incontro i pazienti, se dovesse diventare realtà il blocco delle sale operatorie.

All’incontro era presente tra l’altro il presidente del Forum in difesa della sanità pubblica e di qualità Italo Testa, che pochi giorni fa ha scritto una lettera indirizzata al presidente del Consiglio dei Ministri Conte, per denunciare la situazione di emergenza in cui si trova il sistema ospedaliero pubblico, a corto di personale ed esposto al rischio di nuovi blocchi nell’accesso di pazienti no Covid alle cure, per effetto dell’immobilismo del governo regionale e della Asrem.

Ma andiamo con ordine: in una circolare indirizzata ai vertici dell’Azienda sanitaria regionale a metà settembre, il primario facente funzioni del reparto di anestesia e rianimazione del Cardarelli, ha trasmesso l’ennesima circolare in cui si evidenzia l’impossibilità dei medici anestesisti in servizio di garantire il regolare svolgimento dei turni di lavoro. Su 15 medici operanti sulla carta, tra assenze per quiescenza e interdizioni, il numero attuale di medici in servizio è sceso a 9 unità, insufficienti a garantire le attività chirurgiche in regime di elezione. E’ stato chiesto in più occasioni all’Asrem di reclutare nuovi anestesisti con ben cinque sollecitazioni, senza che ad oggi l’azienda abbia provveduto a trovare una soluzione. Per questo i vertici Asrem sono stati informati della intenzione di non poter garantire, a partire dal 5 ottobre, gli interventi programmati.

Per tutta risposta il sindacato Cosmed, per voce del medico e segretario regionale Giovanni Pulella, ha paventato il rischio di andare incontro al reato di interruzione di pubblico servizio. Un elemento che richiama a responsabilità evidenti del dirigente medico che ha firmato l’atto e della direzione dell’Asrem, tali da porre i pazienti al rischio di non poter essere curati come dovrebbero, con conseguente vantaggio per le strutture private convenzionate.

“I molisani – ha denunciato Pulella – non sono sudditi ma cittadini con diritti da tutelare. Con l’iniziativa odierna – ha spiegato il segretario Cosmed – intendiamo condannare l’atteggiamento del dirigente medico che minacciando il blocco delle sale operatorie, sta compromettendo il diritto alla salute dei pazienti e sta arrecando un danno economico al servizio sanitario. Piuttosto – ha proseguito – si pensi a come reclutare nuovo personale e su questo Asrem e giunta regionale hanno un’unica possibilità: chiedere alla Facoltà di Medicina di mettere a disposizione medici specializzandi che potrebbero sopperire alle carenze che registra l’unità operativa in questione. L’Università deve assicurare un supporto all’Asrem, altrimenti verrebbe meno il suo ruolo e la sua funzione sul territorio”.

In basso la video intervista di Davide Vitiello a Giovanni Pulella, segretario regionale Cosmed