Ieri l’approvazione di un provvedimento atteso da tempo. Il voto del Consiglio regionale a maggioranza
CAMPOBASSO. Piano sociale 2020/2022, per il consigliere regionale del Pd Vittorino Facciolla il provvedimento approvato ieri a maggioranza in Consiglio regionale è vecchio e non adeguato.
“Si tratta della brutta copia del Piano sociale del 2015, scaduto il 31 dicembre 2018, rimasto nei cassetti per due anni e rispolverato frettolosamente in questi ultimi mesi – ha dichiarato il dem – Già sei mesi fa questo strano clone era arrivato in Consiglio e parte della stessa maggioranza, oltre alle minoranze compatte, lo avevano respinto al mittente causando la sostituzione dell’allora assessore Mazzuto. Perché il Piano non venne votato? Perché ovviamente non avrebbe avuto validità un documento vecchio di 5 anni, studiato ad hoc sulle esigenze specifiche di quel momento storico in relazione ai ridotti trasferimenti dello Stato, ora raddoppiati”.
“Ora – ha aggiunto Facciolla – è stata fatta una copia mal riuscita. Il Piano sociale 2015-2018 prendeva le mosse dall’approvazione della legge 13 del 2014, la Legge quadro in materia di Politiche sociali, con cui il Molise fu la prima regione in Italia a definire i Livelli essenziali di assistenza nelle Politiche sociali avviando, per la prima volta, un percorso reale di assistenza socio-sanitaria, anche dal punto di vista delle risorse economiche. Grazie a questo iter virtuoso fu possibile finanziare la legge sul Dopo di noi, gli interventi in materia di vita Indipendente, la maggiore capillarità sul territorio dei Centri antiviolenza, che aprirono anche a Termoli. Ma nonostante ciò e nonostante un intervento diretto della Regione non si riuscì a finanziare tutte le persone con disabilità gravissima che a quel tempo erano in graduatoria”.
“In cinque anni – ha affermato ancora il consigliere del Pd – le esigenze in ambito sociale sono fortemente cambiate e quindi sarebbe stato necessario dare luogo ad un nuovo Piano sociale, coerente con la condizione di contesto attuale e con i nuovi e diversi fabbisogni. Ad esempio oggi grazie ai maggiori trasferimenti da parte dello Stato sarebbe possibile finanziare con i fondi Fns tutte le persone con disabilità gravissima ancora in graduatoria”.
“Resta il fatto che il primo provvedimento di programmazione da parte di questo Governo regionale arriva dopo due anni e mezzo, a metà legislatura, e si tratta di un documento copiato. Già questo dovrebbe indurre Toma ad assumersi le conseguenze di ciò o quantomeno a tacere – ha concluso Facciolla – sicuramente non ad autocelebrarsi, ma capiamo bene che chiedere questo ad un menestrello cantante è veramente difficile”.
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