HomeSenza categoriaOrdinanza anti-movida, l’appello degli esercenti cade nel vuoto: "Noi ignorati e criminalizzati"

Ordinanza anti-movida, l’appello degli esercenti cade nel vuoto: “Noi ignorati e criminalizzati”

L’atto d’accusa nei confronti dell’amministrazione comunale invitata al confronto per la ricerca di soluzioni condivise ai problemi di degrado del centro storico. Non si escludono iniziative eclatanti


 
ISERNIA. Un appello caduto nel vuoto, quello degli esercenti e dei ristoratori del centro storico di Isernia che, dopo l’ormai famigerata ordinanza anti-movida, hanno invocato un incontro con l’amministrazione comunale per la ricerca di una soluzione condivisa ai problemi di decoro e degrado della zona antica della città.
 
In 12, tra titolari di attività commerciali e Confartigianato Imprese Molise, – si ricorda – avevano chiesto, con una missiva, un passo indietro rispetto al provvedimento che ha imposto la chiusura anticipata dei locali e vietato la vendita da asporto di bevande alcoliche dopo le ore 24, scaturito dalle proteste dei residenti per gli schiamazzi, per gli atti vandalici e per la sporcizia dopo le notti ‘brave’ dei giovani.
 
Ma non hanno ottenuto risposta. Ignorati, abbandonati e soprattutto criminalizzati per i gesti di inciviltà altrui, gli esercenti tornano così ad alzare la voce, manifestando disapprovazione con una lettera aperta nei confronti di un’amministrazione che – sostengono – “sul tema, scarica la propria inadeguatezza sui cittadini che lavorano onestamente e pagano le tasse. Solo per fare un esempio: si parla di degrado e di bisogni da parte di giovani ubriachi per i vicoli del centro storico. Bene, come mai a Isernia non esistono bagni chimici? E i bagni pubblici di rampa mercato che fine hanno fatto? Perché non sono fruibili dal pubblico?
E per quanto concerne i rifiuti? Perchè non si prevede una raccolta specifica anche per le attività commerciali, che la notte si ritrovano con montagne di immondizia? È un

problema che segnaliamo da anni!”
 
Di qui l’affondo como di esasperazione indirizzato a sindaco e assessori: “Prendiamo atto che non riescono neanche a raccogliere un invito a collaborare per l’interesse di tutti. Dopo i disagi e le difficoltà patite a causa del Covid – proseguono, pronti anche a iniziative eclatanti – ci ritroviamo penalizzati pure dalle istituzioni che, per rispondere ai problemi della città, scelgono la scorciatoia dei divieti, delle limitazioni e delle restrizioni, senza affrontare i problemi in maniera più articolata”.
 
 

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