Emergenza Covid in Molise, la Procura di Campobasso apre un’inchiesta

L’Asrem chiamata a consegnare le cartelle cliniche dei pazienti morti per infezione da Coronavirus. Le indagini partite dopo un esposto del Codacons

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CAMPOBASSO. Emergenza Covid, la Procura della Repubblica di Campobasso ha aperto un’inchiesta sulla gestione della pandemia in Molise.

Sotto la lente dei magistrati, guidati da Nicola D’Angelo, la gestione dell’emergenza, con particolare riferimento all’assegnazione dei posti letto, a partire da quelli di Terapia intensiva, negli ospedali del Molise e segnatamente al ‘Cardarelli’ di Campobasso, presidio sanitario Covid regionale.

A quanto si apprende la Procura ha richiesto all’Asrem le cartelle cliniche dei pazienti morti a causa del Coronavirus, dall’inizio di settembre ad oggi. Obiettivo far luce su alcuni decessi, che sarebbero stati attribuiti proprio al Covid, che sarebbero avvenuti non solo in ospedale ma anche a casa dei pazienti.

A quanto risulta il fascicolo aperto dalla Procura è conoscitivo e non si conoscono le ipotesi di reato. Non si esclude neppure che l’attenzione sia rivolta anche ai cluster scoppiati nelle strutture sanitarie accreditate e nelle residenze per anziani.

A chiarire meglio la questione proprio il Codacons. “Nell’esposto – ha fatto sapere l’associazione dei consumatori – chiedevamo di accertare la sussistenza di eventuali responsabilità penali per le gravi omissioni che potrebbero essere ad oggi la causa dei decessi per il Covid-19, laddove i decessi siano avvenuti per la mancanza di cure adeguate e pertanto per inefficienze attribuibili allo Stato italiano”.

Inoltre, di accertare le cause della morte ed eventuali nessi di causalità tra i decessi e l’inadeguatezza del Sistema sanitario, il ritardo o rifiuto nella effettuazione del tampone o il ritardo o rifiuto di ricovero o il ritardo o rifiuto del trasferimento in altro ospedale in caso di saturazione dei posti letti nell’ospedale di riferimento territoriale del deceduto”.

“Grazie alla nostra denuncia e all’indagine aperta dalla magistratura – ha concluso il Codacons – sarà ora possibile accertare se vi siano state responsabilità della Pubblica amministrazione e delle strutture sanitarie”.

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