Isernia: scuola riaperta, ma non per tutti. Tampone atteso invano per 15 giorni, una classe tagliata fuori

La protesta dei genitori degli allievi della 3^ D della media Andrea d’Isernia: nessun positivo accertato tra loro, finora, eppure domani non rientreranno in classe. Sotto accusa il ritardo dell’Asrem

ISERNIA. Dal 14 ottobre attendono invano un tampone, senza del quale il preside non può ammettere il rientro a scuola. Ma quel tampone, richiesto espressamente dal dirigente scolastico subito dopo la chiusura della scuola, inspiegabilmente non viene ancora fatto dall’Azienda sanitaria regionale.

Accade alla 3^ D della scuola media Andrea d’Isernia, dove alcuni genitori sono sul piede di guerra perché i loro figli, domani, non rientreranno in classe nonostante nessuno di essi sia stato contagiato dal Covid-19. La scuola aveva chiuso il 10 ottobre dopo i primi casi accertati tra alunni e personale (tra cui una docente della classe in questione) e domani finalmente riapre i battenti, trascorse oltre due settimane di stop. Eppure, questo non avverrà per tutti. Nonostante i nominativi degli scolari della classe in questione, da quel che risulta alle famiglie, siano stati regolarmente trasmessi dal preside Giuseppe Posillico all’Asrem il 14 ottobre, in modo da facilitare il tracciamento dei contatti.

Il tampone, da allora, non è stato fatto ai ragazzi e dunque niente scuola, neppure domani, fino all’esecuzione del test nasofaringeo e all’esito dello stesso. Sotto accusa il ritardo dell’Asrem, con alcuni genitori che minacciano addirittura di rivolgersi ai carabinieri vedendo pregiudicato il diritto all’istruzione dei figli.

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