HomeNotizieCRONACATracciamento dei contagi, sistema in tilt: ennesima denuncia dal territorio

Tracciamento dei contagi, sistema in tilt: ennesima denuncia dal territorio

Dopo il sindaco di Sant’Agapito, anche quello di Pozzilli lamenta assenza di risposte da parte di Asrem e tamponi tardivi ai soggetti potenzialmente infetti


POZZILLI. Il sistema di tracciamento dei contagi in Molise sembra far acqua da tutte le parti. L’ennesima segnalazione di criticità giunge da Pozzilli, dal sindaco in persona.

“Il numero dei contagiati aumenta – afferma Stefania Passarelli in uno sfogo su Facebook di pochissimi giorni fa – e nessuna comunicazione ufficiale ci giunge dall’Asrem. Fortunatamente siamo un popolo di gente perbene e i contagiati mi avvisano e ci attiviamo per adottare tutte le misure per evitare ulteriori contagi. Stasera però – prosegue l’amministratrice citando una testimonianza – sono rimasta basita da un messaggio vocale di una cittadina di Pozzilli, in quarantena dal 12 ottobre, che lamentava l’impossibilità (dopo 18 giorni), di avere un appuntamento dall’Asrem per fare il tampone e sperare di poter riprendere la vita normale e lavorativa. È intollerabile questa situazione – conclude – che rischia ancor più di compromettere il bene della salute individuale e della collettività”.

Una denuncia che fa il paio con quella del primo cittadino di Sant’Agapito Giuseppe Di Pilla che, nei giorni scorsi, ha riferito della presenza in paese di diverse famiglie con sintomi di Covid, a suo avviso “abbandonate” dall’azienda sanitaria.

Ma non mancano le segnalazioni di semplici cittadini che – rivolgendosi a isNews – raccontano la propria “odissea tamponi”.

Dalle insegnanti positive asintomatiche “murate in casa”, anche loro da 18 giorni, in attesa del tampone di controllo per poter rientrare a scuola, agli alunni di numerose classi del polo di San Leucio posti a loro volta in isolamento da oltre due settimane e mai rientrati tra i banchi, senza aver ricevuto alcuna chiamata dall’Asrem per essere sottoposti a test o per effettuare il controllo post quarantena, quello per la cosiddetta ‘riabilitazione in società’.

Una situazione, non solo molisana, che però ingenera ansia e sfiducia nella gente, che si appresta a vivere nuove restrizioni e che chiede risposte adeguate alle esigenze.

 

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