No lockdown, ancora 48 ore: il virus corre e Speranza pensa a nuove zone rosse

 Il ministro della Salute mette le mani avanti


ROMA. Un inseguimento costante, finora senza esiti, quello del Governo Conte nei confronti dell’espansione dei contagi da Covid-19. Oggi, sabato 7 novembre, l’ennesimo record: 39.811 contagi (con circa 230mila tamponi), 425 morti e 119 nuovi ricoveri in Terapia intensiva; Lombardia, Piemonte e Campania restano osservati speciali.

Il ministro della Salute Roberto Speranza, in un colloquio con il ‘Fatto Quotidiano’ in edicola stamani, ha dichiarato che nelle prossime 48 ore “vedremo i nuovi dati e se necessario ci saranno altre ordinanze”, cioè altre zone rosse o arancioni. Gli fa eco il premier Giuseppe Conte, che avvisa: “Lockdown generale se si rifiuta la divisione dell’Italia in tre fasce”.

“Dev’essere chiaro – avverte il ministro – che noi stiamo svolgendo una funzione di supplenza nei confronti delle Regioni, che non si possono lamentare anche perché i dati vengono da loro”. Nessuna trattativa, “ma i tecnici del ministero si confronteranno con quelli delle Regioni – spiega – C’è un modello standardizzato, i criteri sono lì da 24 settimane e se per tre settimane una Regione non dà i dati diventa zona rossa”.

Lo scontro, peraltro, si va attenuando, secondo Speranza. Dopo l’incontro con i governatori “c’è un clima più confortevole, maggiore collaborazione, anche loro capiscono che la situazione è grave”. A preoccupare non sono tanto le terapie intensive “quanto i reparti dell’area medica”.