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Emergenza sanitaria, Nola: bene la riattivazione del SS Rosario, ma presto il ripristino di tutti i servizi minimi

Anche nelle altre strutture pubbliche regionali. L’intervento del portavoce del Movimento Cinque Stelle in Consiglio regionale


VENAFRO. Il Santissimo Rosario di Venafro entra a far parte della rete di urgenza ed emergenza territoriale. Dopo l’annuncio del governatore Toma che intende riattivare presso il nosocomio di via Colonia Giulia 20 posti letto per accogliere i pazienti Covid destinati alle Malattie infettive e paucisintomatici, il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle Vittorio Nola, nell’esprimere soddisfazione per la nuova centralità di quel presidio ospedaliero, chiede il ripristino dei servizi minimi in tutte le strutture pubbliche regionali, in particolare proprio al Santissimo Rosario.

“In particolare, – afferma Nola – per il presidio di Venafro è importante riattivare definitivamente il Reparto di Radiologia, il Centro per l’assistenza ai diabetici, il Punto di primo intervento e procedere con speditezza alla nomina del Responsabile della Casa della salute, così da poter programmare investimenti sia tecnologici sia in termini di capitale umano, quindi mediante l’assunzione di personale medico-sanitario.
Gli annunci del presidente Toma vanno ora confermati dai fatti, come richiesto dai comitati locali, ma sono una prima risposta a quanti, artatamente, già prefiguravano lo smantellamento del presidio sanitario di Venafro. Ciò che meraviglia, infatti, è che molti amministratori locali hanno sempre una parola facile sui giornali, ma faticano a fornire aiuti concreti.
Le divisioni e i campanilismi non aiutano a superare questa terribile pandemia e, parallelamente, non facilitano la ripartenza della nostra regione, soprattutto in termini occupazionali.
A mio avviso, per cercare di creare le condizioni atte ad un rilancio economico e sociale, – prosegue il Portavoce, che esorta alla collaborazione tutti gli attori istituzionali – bisogna partire proprio dal recupero funzionale di molti servizi sanitari pubblici, anche attraverso la riprogrammazione delle funzioni del ‘Santissimo Rosario’ e mediante l’attivazione della specializzazione sulle malattie infettive che deve essere realizzata presso il presidio ospedaliero di Larino, come richiesto da tempo sia dal MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale sia da vari attori economici e istituzionali.
L’astio e le polemiche rivolte al passato servono solo a evidenziare protagonismi inutili ma di certo non rappresentano i giusti incentivi a costruire il futuro. Viceversa, ogni forza politica e ciascun amministratore, sia pubblico che privato, deve sentirsi coinvolto rispetto ai destini della nostra piccola comunità regionale e ciascuno deve fornire il proprio contributo al dibattito sul tema sanitario, ma anche culturale, infrastrutturale, ambientale e digitale.
La resilienza del nostro territorio – conclude Nola – passa innanzitutto attraverso i comportamenti etici dei suoi amministratori: è questo il primo e principale modo di combattere lo spopolamento e l’abbandono delle comunità locali, come sta avvenendo da troppo tempo specialmente nelle aree più interne della nostra terra”.

 

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