Dopo Gravina, anche i primi cittadini di Castropignano e Casalciprano ritengono necessario fare luce nell’immediato sulla reale situazione in Molise
CAMPOBASSO. Gestione dell’emergenza coronavirus in Molise: dopo il sindaco di Campobasso Roberto Gravina, anche i primi cittadini di Castropignano Nicola Scapillati e Casalciprano Eliseo Castelli hanno inviato una missiva al ministro della Salute Roberto Speranza, per sollecitare l’invio in Molise degli ispettori ministeriali.
Ad avviso degli amministratori è necessaria una verifica per stabilire se le procedure e i protocolli elaborati per la cura dei malati Covid vengono rispettati.
I sindaci evidenziano soprattutto che il sistema di tracciamento sul territorio è praticamente ormai saltato. Basti pensare, hanno riferito, che ci sono cittadini contatti stretti di pazienti affetti dal virus, alcuni dei quali deceduti, che aspettano da quindici giorni di essere sottoposti al primo tampone molecolare per accertare la loro eventuale positività al Covid.
Non soltanto. I primi cittadini si sono detti anche parecchio preoccupati dell’elevato numero di decessi che si sta registrando nelle ultime settimane. Una mortalità nettamente superiore rispetto alla prima ondata della pandemia. E altro aspetto su cui si chiedono risposte è perché tanti pazienti muoiono prima di essere ricoverati in Terapia Intensiva.
Naturalmente i sindaci non vogliono assolutamente accusare nessuno. La situazione è drammatica e gli operatori sanitari stanno facendo il possibile. Quello che chiedono è soltanto chiarezza sulla gestione dell’emergenza.
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