“Opportuno intervenire anche su educazione a cultura e rispetto”
Informazione, prevenzione e accoglienza: alla vigilia della Giornata internzionale contro le donne, la Uil Molise indica la strada sulla quale insistere per rafforzare la rete di sostegno.
“Quella della violenza sulle donne è una consuetuedine, sempre più triste, che non conosce età, classe sociale, livello di istruzione e che è accomunata dall’essere legata a silenzi insopportabili, a omertà, a ‘incomprensibili comprensioni” interviene la Segretaria Tecla Boccardo, che aggiunge: “Con la conseguenza che la quasi totalità delle violenze rimane sommersa per timore di ritorsioni. Purtroppo lo Stato non sempre riesce a porsi come argine al fenomeno, attraverso l’applicazione degli strumenti normativi che pur esistono, ma che necessitano anche di risorse per essere applicati.
E’ un problema di organizzazione complessiva degli interventi. “I centri antiviolenza – spiega la Boccardo – non ce la fanno a resistere perché i finanziamenti non arrivano o arrivano tardi, con la conseguenza di chiudere e abbandonare donne, madri con figli, al loro destino. Purtroppo siamo dinanzi al finanziamento destinato solo al contrasto dell’emergenza, quando ormai il fatto è compiuto, senza ancora arrivare a monte: alla formazione dei giovani su una cultura di non violenza, di rispetto, di eguaglianza.
“Oggi, invece, siamo ancora a celebrare questa giornata, tra frasi fatte e slogan, ma da domani si torna alla normalità. Alle quattro mura, teatro di veri e propri orrori, sicuramente aumentati dall’emergenza Covid che ci ha obbligati in casa per mesi. Pensiamo per un momento a quante violenze sono state consumate nel corso dei lockdown. E’ davvero agghiacciante e confermato dai dati ISTAT rispetto ai contatti verso i numeri di soccorso.
“Come sindacati stiamo aumentando parecchio il lavoro e la pressione su questo tema, incontrando i Ministri competenti, chiedendo maggiore impegno, maggiori fondi, maggiori iniziative. Tutto ciò – conclude – potrà esser realizzato soltanto attraverso il potenziamento dei centri di ascolto sul territorio e verso i quali ci aspettiamo un forte impegno anche da parte delle Istituzioni regionali che hanno la piena titolarità e la competenza reale e morale di contribuire a combattere questo triste fenomeno”.
Sul delicato tema interviene anche l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Termoli, Silvana Ciciola: “Parliamo di una problematica molto sentita che si trascina da troppo tempo – dice – Bisogna invitare sempre più donne a denunciare senza paura qualsiasi tipo di sopruso nei loro confronti. Molti di questi episodi sfociano purtroppo in femminicidio, episodi di inaudita violenza consumati ai danni di donne che, purtroppo, non riescono neanche a difendersi. Come amministrazione comunale chiediamo di tenere alta la sensibilizzazione e di denunciare ogni minimo episodio di violenza nei confronti delle donne. Ancora una volta rinnoviamo la solidarietà nei confronti di chi ha sofferto per questo tipo di reati”.
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