di Maurizio Cavaliere
In questi giorni caotici che passano tutti uguali, segnati da restrizioni e brutte notizie, c’è un Molise che guarda oltre la pandemia. Busso è un piccolo paese a pochi chilometri da Campobasso, con una vista spettacolare sul Matese e non solo, e una piazza bellissima, tra le più caratteristiche della regione. Ebbene, fra un’ordinanza in risposta al Covid e un messaggio distensivo per la popolazione, la giovane amministrazione capeggiata dal sindaco Michele Palmieri è riuscita ad assicurare alla collettività un progetto intelligente, lungimirante e sostenibile, che trae linfa da tre finanziamenti diversi e fonde il benessere psicofisico di tutti i bussesi: bambini, giovani e anziani. E’ una sfida che parla di gioco, relax e paesaggio, la bella natura di cui disponiamo in Molise. E si sviluppa in differenti aree, legate in un itinerario fisico e d’intenti che coinvolge il paese nella sua totalità.
Utilizzando i fondi regionali per la viabilità minore, è stato innanzitutto ampliato il camminamento che dalla piazza conduce all’uscita del paese. Era già presente per un tratto, ma il Comune ha allungato la striscia rossa di un altro chilometro. Andata e ritorno ora la camminata all’aria aperta corrisponde a oltre 4 km che abbracciano il verde circostante.
“Alla partenza e all’arrivo del percorso sono stati installati i giochi per i più piccoli – spiega il sindaco – La convivenza tra giovanissimi e anziani è ciò a cui diamo maggiore importanza”.
Per lo stesso motivo, utilizzando direttamente i fondi comunali, è stato realizzato un campo da bocce (“grande il lavoro degli operai” interviene Palmieri) al centro del paese che è a poche decine di metri dal parco giochi della piazza. “E tra alcuni giorni – prosegue – cominceranno i lavori per realizzare un mini campo da calcetto, tipo joca bonito, che è ad appena 5 metri di distanza dal campo da bocce”. Bambini e anziani mischiati, pare una bestemmia di questi tempi, ma è questo l’aspetto più edificante dell’idea di Palmieri e del Comune: avere qualcosa di solido su cui rimettersi a camminare. Già, perché passata la grande paura di oggi, i paesi interni del Molise torneranno a vivere la loro difficile realtà fatta di marginalità e spopolamento. Da qui parte la scommessa di mettere insieme alcune risorse e destinarle allo stesso progetto, rafforzandolo (guarda la fotogallery).
Per il nuovo parco giochi della piazza, l’amministrazione ha attinto infatti da altri fondi, quelli concessi una tantum dal Governo per la cura del patrimonio comunale: “Abbiamo scelto quindi di utilizzarli – riprende Palmieri – per rimettere in sesto il parco giochi nella nostra bella piazza”. Effettivamente, se vi capita di passare da queste parti, la piazza è accogliente, funzionale, e molto bella, appunto.
“Creare benessere per tutti gli abitanti di Busso (che sono 1170, ndr) è l’obiettivo che ci siamo prefissati. Camminare, rilassarsi nella natura, giocare a bocce, stare insieme nella piazza e poi dare più di uno spazio attrezzato ai più piccoli. I parchi gioco sono già tre, quello in piazza, quello all’inizio del camminamento e un altro, sempre nell’area pedonale, dopo un km di percorso, sul quale stiamo lavorando e che prevede panchine, una fontana e poi, con la collaborazione del Corpo Forestale, la piantumazione di diversi alberi. Abbiamo scelto tiglio, nocciolo e prunus perché si sposano perfettamente con le caratteristiche climatiche del luogo”.
E già si pensa al prossimo intervento, un’altra piccola area attrezzata alla fine del camminamento, con nuovi giochi. Il terreno c’è, servirà una nuova perimetrazione che sarà pronta in primavera.
Ma c’è di più. Nel progetto complessivo di cura del corpo e dello spirito, c’è spazio per la meditazione. E pure per il piacere degli occhi. Nell’area del belvedere, dove si staglia un panorama unico nel Molise: a sinistra la catena del Matese, di fronte l’Abruzzo e la Majella e a destra la valle del Biferno che conduce al mare, sarà sistemato un vecchio frigorifero che fungerà da store per un mucchio di libri da leggere e custodire come se, parafrasando Dylan e concedendoci un giochetto di parole, si bussasse a Busso alle porte di un piccolo paradiso.
La forza di un’idea e la voglia di guardare oltre: questo è l’esempio che arriva da un paese autentico, giovane, volitivo. Di questi tempi un tesoro inestimabile.
GUARDA LA FOTOGALLERY:
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