Il commissario Giustini approva il decreto che autorizza il ricorso alle prestazioni aggiuntive per smaltire prestazioni specialistiche, indagini diagnostiche e interventi chirurgici. La Regione Molise finanziata con 2,5 milioni di euro per garantire ai cittadini i servizi sospesi a causa della pandemia da Covid durante il lockdown della scorsa primavera
CAMPOBASSO. Con decreto n. 83 del 27 novembre scorso, ma pubblicato il giorno 30, il commissario ad acta per la sanità in Molise, Angelo Giustini, approva il ‘Piano operativo regionale per il recupero delle liste d’attesa’, che recepisce le linee guida nazionali adattandole alla situazione locale, alla luce degli effetti dell’emergenza Covid che ha, di fatto, determinato un arresto dell’assistenza sanitaria programmata durante i mesi del primo lockdown.
Ed ecco che attualmente – si legge sul documento – “la stima delle prestazioni da recuperare è quantificata in circa 10mila, tra prestazioni specialistiche e indagini diagnostiche. Con riguardo agli interventi chirurgici e alle prestazioni di chirurgia ambulatoriale, gli stessi si quantificano in circa 1.100 interventi”.
Ad oggi, per la specialistica ambulatoriale – ancora il documento del commissario – “sono state pubblicate 975 ore, di cui 123 non ancora assegnate, nelle branche con maggiori liste di attesa, per garantire l’erogazione delle prestazioni già prenotate. Ai fini della pianificazione delle attività volte al recupero delle prestazioni e all’abbattimento delle liste di attesa delle prestazioni specialistiche ambulatoriali, si prevede il potenziamento delle ore nelle branche specialistiche in sofferenza, per un numero pari a 300 ore settimanali”.
Pertanto, Regione Molise e Asrem, nelle more dell’acquisizione del nuovo sistema di prenotazione Cup, si organizzano per definire un regolamento mirato a definire l’accesso alle prestazioni specialistiche ambulatoriali e a organizzare le agende di prenotazione, che dovranno prevedere la possibilità di distinzione tra primo accesso e visita successiva.
Inoltre, ‘stringono’ per attuare le procedure previste dal ‘Piano di riorganizzazione per il potenziamento della rete territoriale per l’emergenza Covid’, prevedendo una serie di misure. In particolare: prestazioni aggiuntive in intramoenia (per il recupero dei ricoveri ospedalieri e delle prestazioni ambulatoriali e per i test di screening); prestazioni aggiuntive da parte del personale non dirigenziale, con aumento della tariffa oraria a 50 euro lordi (riferito alle prestazioni concernenti i ricoveri ospedalieri e le prestazioni relative agli accertamenti diagnostici); assunzioni a tempo determinato di personale (ivi compresa la dirigenza medica, sanitaria, veterinaria e delle professioni sanitarie), o instaurazione di rapporti di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa; incremento, entro i limiti determinati dalla Struttura Commissariale, del monte ore dell’assistenza specialistica ambulatoriale convenzionata interna per le branche che presentano maggiori liste di attesa.
Per fornire pronta risposta alle richieste di prestazioni non erogate nel periodo d’emergenza e per ridurre le liste d’attesa, infine, sulla base del decreto legge n.104 del 14 agosto 2020, la Regione Molise è autorizzata a una spesa pari a 2,5 milioni di euro.
ad
Iscriviti al nostro gruppo Facebook ufficiale
isNews è anche su Telegram: clicca qui per iscriverti
Per ricevere le nostre notizie su Whatsapp, clicca qui e salva il contatto!