Dal ‘Diavolo e la Donzella’ al presepe, la città si divide sui simboli del Natale. Ma è corsa ai selfie

In Piazza Municipio la scena della Natività e le luminarie artistiche volute dall’Amministrazione comunale di Campobasso

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CAMPOBASSO. Da una parte i simboli religiosi, con la scena della Natività di Betlemme reinterpretata in chiave artistica, con la capanna sostituita da un tempio con una colonna spezzata. Un riferimento alle vite portate vie dall’emergenza Coronavirus.

Dall’altra parte i simboli profani, che però sono quelli della tradizione campobassana, il Diavolo e la Donzella, dai personaggi più celebri dei Misteri di Paolo Saverio di Zinno.

Se la città si è divisa, tra sostenitori e detrattori, tra chi ha apprezzato la novità voluta dall’Amministrazione comunale di Campobasso e chi non ha esitato a parlare di kitsch, sta di fatto che in piazza Municipio è corsa ai selfie.

Sempre di più i cittadini che soprattutto nelle ore serali, complici le luci suggestive date anche dalle luminarie, si fermano davanti alla vasca dov’è allestito il presepe, per poi spostarsi qualche metro più in là, al fianco del Diavolo e della Donzella. Per uno scatto sacro e uno profano, da condividere con il popolo del selfie. E della rete. Per quello che, se non potrà essere un Natale di festeggiamenti, sarà un Natale social.

C.S.

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